Disagi a macchia di leopardo negli ospedali savonesi per la protesta dei medici del sistema sanitario nazionale, che hanno causato lo stop di una serie di interventi chirurgici programmati. Lo sciopero di 24 ore è stato indetto dai sindacati dei camici bianchi che si definiscono "ormai al collasso", puntando il dito sul rinnovo del contratto di lavoro, fermo da dieci anni.
Braccia incrociate anche nelle strutture dell'Asl 2 Savonese, che hanno visto il rinvio di alcuni interventi, senza subire però contraccolpi ai servizi in generale. Il 90% delle sale operatorie è rimasta attiva e funzionante.
La protesta - precisano le organizzazioni sindacali - "è anche a favore dei cittadini stessi, per garantire a tutti un'assistenza adeguata". E' stata comunque garantita la continuità delle prestazioni indispensabili.
All'iniziativa aderiscono tutte le principali sigle sindacali di categoria, incluse le maggiori, Anaao e Fp Cgil Medici.
Allo sciopero hanno partecipato anche gli specializzandi anestesisti, chiamati alla mobilitazione dall'Associazione degli anestesisti e rianimatori (Aaroi-Emac).
Il ministro della Salute Giulia Grillo ha assicurato che "nella legge di bilancio ci sono le risorse per onorare gli impegni presi rispetto ai rinnovi contrattuali 2019-21. Contestualmente è previsto l'aumento del fabbisogno sanitario nazionale standard (2019-21). Gli impegni previsti per il rinnovo della dirigenza da prime valutazioni si aggirano intorno ai 450 mln l'anno". "Ci sono - ha detto - le premesse per rientrare nell'aumento programmato del Fondo sanità che vale 4,5mld in 3 anni".