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| 15 novembre 2018, 16:48

Per il Pd la cattiva gestione della crisi Amiu rischia di far aumentare la Tari

Il Partito Democratico genovese attacca l'amministrazione: "Comune e Amiu hanno, ancora una volta, puntato tutto sulla discarica di Scarpino. Ma incredibilmente ieri i vertici dell’azienda non sono stati in grado di quantificare il risparmio derivante dalla riapertura della discarica"

Per il Pd la cattiva gestione della crisi Amiu rischia di far aumentare la Tari

"Dalla Commissione di ieri su AMIU sono arrivate poche risposte e preoccupanti, e una quasi certezza: la tariffa rischia di aumentare", questa la denuncia con cui si apre il comunicato stampa diffuso dal Partito Democratico in relazione alla crisi dell'azienda che gestisce il ciclo dei rifiuti genovese.

"A luglio 2017 la Giunta Bucci aveva promesso la realizzazione di impianti industriali per la gestione dei rifiuti, l’insediamento di nuove isole ecologiche, la proroga del contratto di servizio di Amiu - si legge nel comunicato - Dopo un anno e mezzo, nulla è stato mantenuto. E l’assenza di impianti propri ha portato all’emergenza sotto gli occhi di tutti, con i cassonetti pieni perché Amiu non riesce a portare i rifiuti fuori regione. Comune e Amiu hanno, ancora una volta, puntato tutto sulla discarica di Scarpino. Ma incredibilmente ieri i vertici dell’azienda non sono stati in grado di quantificare il risparmio derivante dalla riapertura della discarica".

"Nel piano industriale 2018-2020 non c’è un euro per la realizzazione degli impianti, tanto che la Giunta non esclude il coinvolgimento di privati - scrivono ancora dal Parttio Democratico - È infatti stata revocata la liquidazione di Quattroerre S.p.A. società mista Amiu-privati, che il centrosinistra aveva deciso di dismettere. Si arriverebbe così al paradosso di avere mantenuto AMIU pubblica per poi costringerla ad onerosi accordi con i privati per la gestione dei rifiuti nei loro impianti. Mentre IREN, società partecipata dal Comune di Genova, sta investendo in aziende e impianti di gestione dei rifiuti in tutta la Liguria, Genova esclusa.Le promesse non mantenute rischiano di abbattersi sui cittadini e sulle imprese genovesi già nei prossimi mesi. Il piano finanziario 2018 è stato incautamente calcolato su un tasso di raccolta differenziata del 50%. A novembre siamo lontanissimi da quell’obiettivo. E i genovesi saranno costretti a pagare la differenza con la prossima TARI".

Redazione

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