- 15 novembre 2018, 17:58

Punto di primo intervento all'ospedale di Busalla anche nei fine settimana

La vicepresidente della Regione Viale: "Le strutture di Asl3 sono già al lavoro per garantire al più presto l’apertura anche nei giorni festivi"

“Le strutture di Asl3 sono già al lavoro per garantire al più presto l’apertura anche nei giorni festivi del punto di primo intervento presso l’ex ospedale Frugone di Busalla, quale potenziamento del servizio già esistente, che vede anche la presenza dell’automedica”. Così la vicepresidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria Sonia Viale è intervenuta oggi in Consiglio regionale, rispondendo a un’interrogazione presentata dai consiglieri del Movimento Cinque Stelle.

“Considero questa vicenda una bella pagina di mobilitazione di quel territorio – ha affermato la vicepresidente Viale – molto attento al tema del ripristino dei servizi sanitari dopo una serie di chiusure decise dalla precedente amministrazione, a partire dall’ex ospedale Pastorino. Era dunque necessario garantire le alternative necessarie, a fronte della lontananza da Genova e quindi dagli ospedali dotati di Pronto soccorso. Ritengo che il presidio esistente, con il supporto dell’automedica, sia merito delle amministrazioni locali e dei volontari, oltre che della disponibilità dei cittadini che prestano gratuitamente la propria attività per consentire l’apertura del punto di primo intervento. Quel progetto, avviato in via sperimentale per sei mesi, è stato prorogato per ulteriori sei mesi ed era mio preciso impegno, al termine della sperimentazione, valutare eventuali aperture anche nei fine settimana. La tragedia del Ponte Morandi ha reso necessario accelerare i tempi: oggi un intervento immediato in quella direzione assume una propria fondatezza, rispetto alla necessità di assicurare risposte adeguate ai bisogni sanitari di quelle comunità. Per questo – conclude - Asl3 sta lavorando per assicurare l’apertura del punto di primo intervento anche al sabato e alla domenica, valutando anche la possibilità del supporto anche di un infermiere”.

Redazione