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| 14 novembre 2018, 08:00

La musica che sa di viaggi lontani, Marte: “Benvenuti nella mia testa”

La giovane cantautrice levantina si racconta e annuncia l’uscita del suo primo singolo Shallow Water e dell’intero album “Metropolis in my head” previsto per il 4 dicembre (VIDEO)

La musica che sa di viaggi lontani, Marte: “Benvenuti nella mia testa”

“A New York ho trovato la forza di esprimere quello che dentro di me era rimasto inespresso. Mi sono persa per le vie di una città che non giudica, una città dove non importa chi sei ma quello che hai da dire”.

 

Di chilometri, lei, ne ha percorsi parecchi, ma è a noi italiani e liguri che vuole davvero far conoscere quella Metropolis in my head.

Martina Saladino, in arte Marte, ha 23 anni e da grande vuole vivere per e di musica. Una ragazza gentile che trasmette tranquillità ma che sotto la lunga chioma di capelli castani cela un mix di idee e fermenti continui pronti a esplodere...prossimamente.

La giovane artista, infatti, uscirà a fine mese con il suo primo singolo Shallow Water che anticiperà proprio l’intero album - Metropolis in my head - previsto invece per l’inizio del mese prossimo.

“Il concetto di Metropolis in my head - racconta - è nato dopo il viaggio a New York che feci subito dopo la maturità. Sono sempre stata appassionata di lingua inglese, così presi e partii alla volta dell’America. Trascorsi due mesi tra le strade newyorkesi - continua - e mi resi conto di quanto questa città avesse un particolare potere su di me. Ho sempre viaggiato per imparare bene l’inglese e mai con l’intenzione di trovare l’ispirazione, è lei che ha sempre trovato me”.

Dopo gli Stati Uniti, infatti, ci sono stati i viaggi in Irlanda e in Germania che, oltre a offrirle la possibilità di esibirsi nelle strade e per i locali di Dublino, Norimberga e Berlino, le hanno permesso di alimentare e dare una forma più definita a quel sano caos artistico presente nella sua testa.

“Metropolis in my head altro non è che il parallelismo - racconta - tra la città con le sue contraddizioni e quello che succede dentro di me.”

Ma se l’estero è ricco di luoghi nuovi e stimolanti, è a Genova che poi si ritorna sempre. “Ho scritto quasi tutti i miei brani lontano da casa, forse perché la musica è essa stessa il mio rifugio personale - spiega - e ho sempre raccontato degli effetti che queste città lontane avevano su di me. Molto presto - sorride - toccherà anche a Genova”.

Rimaniamo dunque in attesa di scoprire in quale personalissima città Marte sarà in grado di accompagnarci. Il viaggio nella sua testa inizierà a fine mese con Shallow Water, un brano che - come spiega - “descrive la consapevolezza di voler galleggiare assecondata dalle onde senza sapere dove si arriverà e che cosa succederà. Lasciarsi trasportare piuttosto che affogare in un mare di aspettative”.

Giovanna Ghiglione

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