Domani, Lunedì 12 novembre, in commissione consiliare si affronterà il piano industriale di Amiu.
"Il tempo è finito - afferma Marco Granara, segretario generale Cisl - occorre una risposta immediata e chiara da parte delle istituzioni e della dirigenza aziendale che dimostri l'effettiva volontà di dare continuità all'azienda, se non si vuole rischiare il collasso del ciclo dei rifiuti nella nostra città. I cassonetti dei rifiuti pieni e i rifiuti ingombranti che si vedono per la città sono il sintomo più evidente di una situazione che sta diventando drammatica, che ha origini lontane e che vanno risolte al più presto. La tragedia del ponte e il relativo aggravio dei costi del servizio, unita alla pregressa situazione di difficoltà dovuta alla chiusura della discarica di Scarpino del 2014 con gli extra costi che ha generato (30 milioni di euro all'anno fino alla riapertura dell'estate scorsa), possono diventare insostenibili per l'azienda, per i lavoratori e per i genovesi".
Infine, termina la nota stampa: "Nella situazione attuale della città non ci si possono permettere aumenti della Tari che graverebbero sulle spalle dei genovesi, già provati da un lungo periodo di grave difficoltà su tutti i fronti. Occorre un piano industriale che indichi in modo chiaro collocazione e modalità di costruzione degli impianti necessari per il trattamento dei rifiuti. Occorre chiarezza sulla proroga del contratto di servizio, strategico e imprescindibile per programmare il futuro e risorse straordinarie anche da parte del governo per fronteggiare l'emergenza".