Attualità - 09 novembre 2018, 12:57

La "truffa dell'assegno in sterline" colpisce il Finalese: allerta tra albergatori e B&B

La denuncia di Catia Lattanzi, titolare dell'osteria Castel Gavone di Finale Ligure

Una prenotazione di diversi giorni che arriva dall'estero via mail, un preventivo accettato e pagato (in sterline anziché in euro) con un assegno dal valore più alto di quello richiesto. Inizia così uno degli ormai diversi tentativi di truffa via web rivolti ai titolari di hotel e B&B. L'ultima denuncia in ordine di tempo riguarda una struttura del finalese che, dopo la trafila sopra descritta, ha fiutato il raggiro evitandolo.

Ma veniamo ai fatti. Una volta ricevuto l'assegno e constatato il valore in eccesso, Catia Lattanzi, titolare dell'osteria Castel Gavone di Finale Ligure, oltre a non versare l'assegno si è anche rivolta alla polizia postale. Dopo un breve approfondimento, corredato dalla scoperta di casi analoghi denunciati da altri esercenti di tutta Italia, ecco il rischio che avrebbe potuto correre: la restituzione della differenza rispetto a quanto pattuito nel preventivo, senza che poi il contraente si presentasse effettivamente per il soggiorno. Ma non è tutto, infatti per incassare la cifra riportata sull'assegno di provenienza straniera le tempistiche bancarie non sono imminenti e proprio su questo fanno leva i truffatori: chiedere la restituzione di quanto pagato in più, prima che il malcapitato esercente possa accorgersi tramite il proprio istituto di credito che l'assegno versato risulti falso o addirittura rubato. A quel punto, oltre al danno anche la beffa delle commissioni bancarie pagate per effettuare l'operazione.

Insomma, ecco un'ulteriore minaccia ai danni delle strutture ricettive della nostra zona (ma non solo) da far conoscere a più persone possibili per evitare che possa andare a segno.

Roberto Vassallo