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| 07 novembre 2018, 08:00

Il Pop-Rock di Camilla Avvenente: “Il mio grido contro le discriminazioni”

L’intervista alla giovane cantante autrice di “Out”, il brano contro l’omofobia che sta registrando un boom di visualizzazioni e condivisioni sui social (VIDEO)

Il Pop-Rock di Camilla Avvenente: “Il mio grido contro le discriminazioni”

“Sono convinta che una persona possa avere più passioni nel corso della sua vita, ma quella con la P maiuscola, quella che ti fa bruciare dentro e ti spinge a gridarla al mondo, è sempre solo una”.

Per Camilla Avvenente, quella passione, è il canto. Giovane, determinata, talentuosa, con le idee molto chiare sul suo futuro artistico. Mentre racconta di sé la sua grinta mi travolge. Fortemente concentrata sui suoi obiettivi, divide il cuore tra make-up e canto, al quale però riserva uno spazio più grande.

Nel corso del suo percorso artistico, nato tra i banchi di scuola e coltivato tra le mura dell’Ateneo Artistico Musicale di Genova, ha partecipato a diverse iniziative canore tra cui il Festival di Saint Vincent valdostano e i casting televisivi di Amici nelle edizioni 2016 e 2018. Esperienze formative che, nel corso degli anni,  le hanno dato l’opportunità di affrontare il palcoscenico a 360 gradi e vincere paure e insicurezze.

Una carriera che sta evolvendo bene anche grazie al successo del suo ultimo inedito, “Out”, un brano intenso che affronta un tema tanto attuale quanto delicato in questo periodo storico, quello dell’omofobia.

“Out è nato cinque anni fa quando, mossa dall’esigenza di raccontare il mio punto di vista sul tema, scrissi un testo in italiano. Il brano-racconto, - spiega Camilla - così come era stato ideato inizialmente, si concentrava sulla storia di alcune persone discriminate per il loro orientamento sessuale. Piano piano quell'insieme di pensieri si è trasformato in una canzone. Dall’italiano - continua - passai all’inglese poiché non riuscivo a trovare, attraverso la mia lingua, le sfaccettature emotive di cui avevo bisogno. Solo quest’anno - conclude - ho deciso di riprendere in mano il pezzo perché ritengo sia inconcepibile che nel 2018 si debba ancora avere a che fare con l’omofobia e le discriminazioni”.

Per il brano è stato anche realizzato un videoclip, interamente girato a Genova, che ha visto coinvolti l’Arcigay e la Comunità di San Benedetto al Porto, oltre alla partecipazione volontaria di alcuni ragazzi e ragazze che hanno prestato la propria immagine a favore del tema.

Nonostante non si definisca un’ottima ascoltatrice di musica italiana, è però molto legata alla propria città e attenta alla sua scena musicale. “Genova è una città ricca di talenti da scoprire. Sotto il guscio duro di noi genovesi si può trovare l’oro, basta scavare un po’. Anche gli artisti, a differenza di altre città dove forse c’è più esibizionismo, tendono a esporsi meno. Per questo motivo veniamo identificati spesso come personaggi schivi e chiusi ma dietro questa apparenza c’è una grande professionalità”.

Dopo "Out" la giovane artista non vuole fermarsi. Si trova infatti già al lavoro su un nuovo brano - di cui non anticipa nulla - che sarà in lingua italiana, una scelta che lei stessa definisce "un modo per rendere omaggio alla mia ligua madre".

 

Giovanna Ghiglione

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