"Scusatemi tutti, non ce la faccio ad andare avanti". Si è accomiatato così dalla vita un uomo di 34 anni, trovato impiccato nella sala slot che gestiva da pochi giorni in Via Manuzio, a San Fruottuoso.
I famigliari, giostrai di origine sinti, e la moglie, hanno iniziato a insultarsi addossandosi reciprocamente le responsabilità del gesto del congiunto, tanto che per calmare gli animi è dovuta intervenire la polizia.
Intanto il pm Stefano Puppo ha disposto una serie di accertamenti per indagare le cause del suicidio, anche se tra le ipotesi ci sono i motivi economici e sentimentali.