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| 06 novembre 2018, 14:55

Ennesima tegola sulla mobilità urbana: servizio Navebus sospeso

Pegli, la mareggiata causa danni al Molo Archetti. I lavori dovrebbero iniziare a breve e dureranno circa una settimana. Si riaffaccia l’ipotesi di uno scalo anche a Pra’, dove esiste una banchina già omologata e in sicurezza

Ennesima tegola sulla mobilità urbana: servizio Navebus sospeso

Sul portale Internet di Amt Genova, alla sezione notizie, l’informazione è brevissima: “Servizio Navebus sospeso per inagibilità banchina di Molo Archetti”.

Quante volte se la sono letta i pegliesi e, più in generale, tutti gli utenti del comodo e assai utile servizio che collega via mare la delegazione più popolosa del Ponente e il Porto Antico. Mai però il messaggio è stato funesto come adesso. Ora che, in sostanza, la Navebus è stata potenziata ed è diventata un vettore essenziale e quasi irrinunciabile per unire Ponente e centro della città, a seguito della caduta del Ponte Morandi. Immediatamente dopo la tragedia del 14 agosto, i collegamenti sono stati notevolmente aumentati. E anche il numero dei passeggeri è salito, in maniera direttamente proporzionale.

Tutto è andato bene finché è durata la bella stagione. Ma adesso, con la fortissima mareggiata delle scorse settimane, il Molo Archetti per l’ennesima volta si è arreso. Di fronte a un evento eccezionale, in fondo, c’era da aspettarselo. Anche perché la struttura va in difficoltà con moti ondosi normali, figuriamoci con quelli eccezionali.

Ancora una volta, ecco che Molo Archetti ha mostrato i suoi limiti strutturali. E, ancora una volta, ecco che il servizio Navebus viene dichiarato sospeso. Per la mobilità genovese, già visibilmente messa in discussione negli ultimi novanta giorni, è l’ennesima tegola. E ora? Che cosa succederà? Il Comune di Genova, ben consapevole dell’importanza del servizio, è corso immediatamente ai ripari. Lo fa sapere ai cittadini Mauro Avvenente, consigliere comunale del Partito Democratico ed ex presidente del Municipio VII Ponente: “A proposito di Navebus, ho chiesto notizie in merito ai danni causati al Molo Archetti dalla recente mareggiata. Specificatamente, il molo ha subito danni al piano di calpestio che saranno ripristinati con lavori di somma urgenza. Se il tempo lo consentirà, partiranno immediatamente e nel giro di una settimana dovrebbero essere completati”.

Nel frattempo, informa Avvenente, l’assessore alla Mobilità del Comune di Genova Stefano Balleari “ha chiesto di aprire un confronto con Autorità Portuale per capire se è anche possibile attivare una sinergia finalizzata alla soluzione del problema della risacca che causa problemi di attracco al battello anche con mare non eccessivamente forte. Ma quest’ultimo intervento dovrà essere concordato e condiviso ed è in divenire. In ogni caso, non ritarderà la riapertura del molo e la ripresa del servizio”.

A detta di tutti gli utenti, ma anche vista l’estrema importanza che ricopre questo tipo di collegamento, occorrono soluzioni durevoli nel tempo, non i soliti ‘tappulli’ destinati a saltare alla prossima mareggiata.

Intanto, torna ad affacciarsi concretamente l’ipotesi di far attraccare la Navebus anche a Pra’, nei pressi della foce del Rio San Pietro, dove esiste una banchina già da tempo omologata. Questa opzione, oltre a essere pronta, può rappresentare un’importante integrazione, anche perché Pra’ dispone di un ampio parcheggio d’interscambio e la banchina si trova all’interno dello scalo portuale, quindi molto più protetta dalla forza del mare. Già nei mesi scorsi questa possibilità era stata descritta dall’attuale presidente del Municipio VII Ponente, Claudio Chiarotti, che aveva apertamente parlato di ‘integrazione’ e non di ‘sostituzione’ della fermata di Pegli. In una lettera inviata all’assessore Balleari, Chiarotti osservava: “Abbiamo una sorta di ‘autostrada’ naturale, che è stata sinora poco sfruttata. Benissimo aumentare le corse della Navebus tra il Porto Antico e Pegli.

Io chiedo se esiste la possibilità di inserire un secondo vettore, che possa collegare Genova e Pra’. Attenzione: non fermate in più della Navebus. Quella deve continuare a funzionare così com’è adesso. Io intendo proprio un secondo battello. La questione attracchi è presto risolta: a Pra’ esiste già il molo, fatto e finito grazie ai finanziamenti del Por, nella zona della foce del San Pietro. E’ stato pure omologato. Si tratta di trovare dei fondi e anche un vettore, forse potrebbe concorrere un privato. Almeno in questo periodo di emergenza”.

Alberto Bruzzone

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