Politica - 05 novembre 2018, 11:47

Il Governo fa la conta dei danni ai porti di Savona e Vado, il viceministro Rixi: "Ci vuole un progetto importante per la sicurezza" (FOTO e VIDEO)

"Eventi di questo tipo non devono accadere più. Mi auguro che tutte le forze politiche diano una mano, evitando di fare polemica"

Anche il Governo, dopo la visita del presidente della Regione Liguria Toti e dell’assessore Giampedrone, sbarca al porto di Savona e di Vado Ligure per constatare la difficile situazione che si è venuta a creare a causa della forte mareggiata di lunedì scorso.

Il vice Ministro Edoardo Rixi ha potuto constatare a Savona con Paolo Canavese, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale di Savona, Alessandro Berta dell’Unione Industriali e Massimo Gasparini, comandante della Capitaneria di Porto e a Vado con Monica Giuliano, gli incredibili danni della settimana scorsa. 

"La situazione è molto difficile. Gli operatori come sempre, hanno dato il meglio di se, iniziando nella rimozione delle auto e nella pulizia dei piazzali. Però ci sono danni ingenti anche nelle strutture e probabilmente bisognerà pensare all'innalzamento della diga foranea" spiega il viceministro ai Trasporti e Infrastrutture Edoardo Rixi.

"Un altro problema è rappresentato dall'illuminazione che è saltata. Inoltre, questo evento calamitoso è avvenuto dopo l'incendio della palazzina che aveva già messo alla prova l'autorità di sistema qua a Savona. Ho chiesto che vengano quantificati i danni nella giornata di oggi e che mi venga mandato un report complessivo sulla situazione in modo da poterla già affrontare questa sera. Domani il ministro Toninelli sarà in Liguria e quindi è utile che tutti siano a conoscenza della situazione savonese perché bisogna intervenire con urgenza, anche con procedimenti emergenziali che consentano di evitare la trafila burocratica". 

"Ci sono un paio di strade da percorrere. Una legata all'emergenza già data in precedenza all'autorità di sistema visto il crollo del ponte Morandi, ma anche all'evento calamitoso. E' necessario fare una serie di deroghe anche a livello normativo per consentire di dare alcuni lavori in assegnazione diretta, in modo tale da poter mettere immediatamente i piazzali in condizione di piena operatività - prosegue Rixi - In questo momento non bisogna né parlare, né discutere, a me interesse dare una mano per rimettere le cose apposto. In particolar modo per quanto riguarda i problemi legati alla mareggiata perché sappiamo che negli ultimi anni le condizioni meteo sono cambiate e molte opere fatte in passato non sono più adeguate. Bisogna pensare di fare le cose per bene, non risparmiando né sui materiali, né sulle dimensioni delle opere. Quello che chiedo è un progetto ambizioso per mettere in sicurezza i nostri porti per evitare che situazioni del genere si possano ripetere". 

"Prima si inizia, prima si fa. Il tema vero sono i procedimenti burocratici. Se riusciamo a far passare tutto con l'emergenza e con procedimenti più rapidi, probabilmente riusciremo a farlo in tempi relativamente breve. Io non posso pensare che in una situazione emergenziale, si vada avanti con gare di appalto che durano 18 mesi e con l'assegnazione di lavori ad aziende che poi subappaltano ad altre ditte perchè magari non hanno i sommozzatori per fare i rilievi del caso". 

"Dobbiamo dare una risposta rapida, cercando anche di migliorare la situazione. Probabilmente bisognerà ripensare anche su come vengono realizzati gli edifici fronte-mare. Inoltre, si dovrà trovare una soluzione anche per quanto riguarda gli stabilimenti balneari perchè ovviamente, il combinato disposto tra la direttiva Bolkestein e il fatto che siano stati completamente distrutti, impedisce ai privati di  investire in questo momento. E' un tema che deve essere affrontato - conclude Rixi - Mi auguro che tutte le forze politiche diano una mano, evitando di fare polemica. In questo momento, le istituzioni devono essere compatte perché le imprese e i cittadini aspettano risposte". 

Commenta Alessandro Berta dell’Unione Industriali: "I danni sono parecchio ingenti. Oltre ai lavori di carattere urgente per consentire all'operatività del porto di riprendere il più presto possibile, ci sarà da fare anche un intervento di ripristino tenendo conto delle modificate possibilità di danni che il mare può causare. Probabilmente, sarà necessario ragionare su muri di contenimento più alti". 

 

Spiega il sindaco di Vado Ligure Monica Giuliano: "E' stato un evento eccezionale che ha sconvolto la principale economia di questo territorio. Oggi ci troviamo in una situazione dove molte banchine hanno subito danni ingenti. Fortunatamente, una serie di soggetti, anche volontari, hanno fatto si che non ci fossero problemi alle persone. E' stato un lavoro importante". 

Luciano Parodi