Attualità - 04 novembre 2018, 07:00

Per non dimenticare, buon 4 novembre Italia

Esattamente cent'anni fa venne sancita la fine della Prima Guerra Mondiale: un pensiero a chi è partito per il fronte senza più tornare, ma anche a chi da quei luoghi e da quell'orrore è riuscito a rientrare seppur inevitabilmente segnato.

4 novembre 1918 - 4 novembre 2018. Esattamente cent'anni fa si chiudeva una delle pagine più brutte della storia italiana: con l'entrata in vigore dell'armistizio di Villa Giusti, firmato a Padova il 3 novembre '18, venne sancita la fine della Prima Guerra Mondiale nel nostro paese. Un conflitto che vide l'Italia tra i protagonisti fin dal 24 maggio 1915 e che costò complessivamente la vita a circa nove milioni di uomini in divisa e a oltre sette milioni di civili: numeri spaventosi, che documentano una tragedia che non è davvero ammissibile dimenticare.

E al netto del ricordo delle gesta militari e perché no eroiche dei nostri soldati, quest'oggi ci preme ricordare chi tra le pietre del Carso e nel fango delle trincee ha sacrificato la propria gioventù in nome di una guerra combattuta in condizioni disumane e in cui il rispetto per la vita umana ha perso ogni tipo di significato. Crediamo sia giusto dedicare un pensiero o una preghiera a chi è partito per il fronte senza più tornare, ma anche a chi da quei luoghi e da quell'orrore è riuscito a rientrare seppur inevitabilmente segnato. Un secolo ci fa sentire lontani da quanto accaduto, ma proprio conoscere e ricordare la storia è l'unico modo per evitare che gli errori del passato possano ripetersi. Lo dobbiamo a chi non c'è più, a noi stessi e anche a chi ci sarà in futuro. 

Per non dimenticare, buon 4 novembre Italia.

Roberto Vassallo