Attualità - 03 novembre 2018, 18:36

Il sogno di Zickonero il profugo nigeriano a cui piace Salvini e che vuole sfondare nel mondo della musica

Zickonero Richboy il suo nome d’arte. Nei suoi testi la voglia di rivalsa: "Sono venuto in Italia con un barcone dopo aver visto il mio migliore amico venire ucciso".

Ventiquattro anni, ma con quegli occhi Zickonero Richboy ha già visto tante cose e, sulla sua pelle, ci sono i segni delle esperienze di una vita passata a cercare lavoro e sfuggire dalla guerra e dall’Isis.

Zickonero Richboy è il suo nome d’arte e questo giovane ragazzo nigeriano ne va fiero e non si nasconde dietro un dito, ma racconta la sua storia e i suoi sogni con il coraggio che ha solo chi ne ha vissute tante, ma non si è mai arreso, con il coraggio di chi ha un sogno da realizzare ed è disposto a lottare per esso.

“Sono arrivato in Italia 3 anni fa con un barcone se posso chiamarlo così “ il suo italiano a volte si mischia all’inglese, ma certo la sua capacità di farsi capire non ne è compromessa e Zickonero continua a raccontare la sua storia non prima di essersi assicurato “Ma hai credito nel telefono? La mia è una storia lunga”.

Ho 24 anni e sono nato in Nigeria dove ho ancora mia mamma, mio papà e mia sorella più grande che si è sposata ed ha la sua famiglia. Ho la passione per la musica da quando ero bambino. Mia mamma cantava sempre quando era felice e anche a mio padre piaceva cantare.” racconta volando indietro con i ricordi.

Io sono sempre stato un ragazzo con la voglia di fare, di lavorare e di imparare.  Sono andato a scuola e all’University of Lagos. Qui i miei amici mi ascoltavano cantare e mi hanno incoraggiato a farlo, ma in Nigeria certo non potevo vivere con questo ed ho cercato lavoro appena finito la scuola.”

“Non sono stato molto con le mani in mano – continua – ho iniziato a lavorare con un mio zio in un negozio, ma l’Isis lo ha distrutto ed ho capito che non ci sarebbe mai più stato nulla lì per me. A malincuore ho deciso di partire appena ho conosciuto una persona, sai di quelle che portano le mucche. Mi ha chiesto se volevo andare con loro in Libia. Gli ho chiesto se c’era lavoro in Libia e mi ha detto di sì, così sono partito”.

Il suo desiderio di lavorare, però, si è ben presto scontrato con la realtà della guerra: “In Libia c’è lavoro, ma non c’è pace. Hanno ucciso un mio amico davanti ai miei occhi. Ho deciso di scappare e così con quel poco che avevo sono riuscito a venire in Italia”.

Del suo viaggio Zickonero racconta poco, forse non conosce così bene l’italiano per poter trovare le parole adatte a spiegare quello che i suoi occhi hanno visto. Parla di 4 notti di paura, del mare, ma soprattutto del suo arrivo in Sicilia.

In Sicilia sono stato poco, circa 15 giorni e poi sono arrivato in Liguria. Da qui ho iniziato subito a lavorare. Sono stato molto fortunato e non mi sono mai tirato indietro quando c’era da rimboccarsi le maniche. Ho avuto un contratto di lavoro per un anno e poi ho sempre fatto le stagioni in ristoranti, in imprese agricole e ovunque mi capitasse. Ora vivo da solo in una casa a Ceriale e lavoro in un ristorante “La taverna”. Nel frattempo cerco di coltivare il mio sogno quello della musica”.

Ma come è arrivato questo ragazzo a incidere le sue prime canzoni? Una mia amica, Barbara, mi ha detto che ad Albenga vicino al cinema multisala c’era una sala di registrazione. Lei, i suoi figli, suo marito sono come una famiglia per me e mi hanno sempre aiutato e incoraggiato a seguire la mia passione."

"Così ho inciso “Fratelli d’Italia” si tratta di una canzone Afro-trap, ma il messaggio che volevo lanciare è che siamo tutti uguali e tutti i ragazzi, italiani, stranieri, ballano allo stesso modo, provano le stesse cose e le stesse emozioni.” racconta Zickonero.

Ci va’ giù pesante però contro chi delinque e commette reati e così scopriamo che nella sua canzone cita Matteo Salvini e viene spontaneo chiedergli cosa ne pensa di lui: Io credo che Matteo Salvini sia un grande. Lui non ha mai detto che chi lavora regolarmente deve andarsene. Lui ha detto che chi non ha voglia di fare nulla, chi commette reati e delinque deve andarsene. Questo lo trovo giusto. Non siamo tutti uguali noi stranieri. Ci sono un mucchio di persone che conosco che non hanno voglia di lavorare, io sono diverso. Ho molti amici, praticamente tutti italiani, vivo solo perché non voglio immischiarmi in nulla che non vada bene, io voglio stare tranquillo, lavorare e seguire il mio sogno nel campo della musica.”

“Certo sono ancora all’inizio ho ancora molto da imparare, ma ho scritto tante canzoni, su tanti argomenti e spero di poterle registrare e cantare diventando qualcuno. Mia mamma– conclude Zickonero – mi dice sempre  che se sono contento io, se riesco a sistemarmi, lei è felice. Beh, vorrei riuscire a farlo anche per lei”.

ECCO LA SUA ULTIMA CANZONE:

PER SEGUIRLO:

su Youtube: ZICKONERO OFFICIAL

su Facebook: Zickonero Richboy

Mara Cacace