- 02 novembre 2018, 10:55

Ponte Morandi: altri due reperti a Zurigo per analisi

Lunedì e martedì in procura verranno interrogati gli ingegneri della Spea, indagati insieme ad altre 19 persone, che si occuparono di redigere il progetto di retrofitting

Non solo il reperto 13 sarà spedito ai laboratori di Zurigo per essere sottoposto ad analisi di laboratorio: per stabilire con certezza cosa abbia determinato il crollo del ponte Morandi i periti della procura hanno individuato altri reperti del viadotto che saranno studiati a fondo dai tecnici di Zurigo.

Si tratta di una parte dell'impalcato e una porzione delle "antenne", la parte superiore della struttura. La partenza dei reperti dovrebbe essere fissata per la prossima settimana. I detriti verranno issati con una gru e sistemati in tir che verranno scortati dagli uomini del primo gruppo della guardia di finanza. I materiali saranno osservati nel loro stato di conservazione.

Lunedì e martedì in procura verranno interrogati gli ingegneri della Spea, indagati insieme ad altre 19 persone, che si occuparono di redigere il progetto di retrofitting (i lavori di rinforzo delle pile nove, quella crollata, e la 10). Si tratta di Massimiliano Giacobbi ed Emanuele De Angelis. Secondo i militari della guardia di finanza, guidati dai colonnelli Ivan Bixio E Giampaolo Lo Turco, Autostrade era consapevole dello stato di ammaloramento del viadotto ma ritardò gli interventi pensando di riuscire a scongiurare il peggio con i lavori di rinforzo che sarebbero partiti tra la fine di quest'anno e il 2019. 

Redazione