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| 29 ottobre 2018, 20:11

Mare sui binari a Genova. Sulla costa "pericolo onde anche di 8 metri"

Nelle ultime ore si sono registrati venti di burrasca forte con raffiche di tempesta, anche superiori ai 150 chilometri all'ora

Vesima

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Aumenta il moto ondoso su Genova e il vento resta portentoso con raffiche anche ben oltre i 100 chilometri  orari. Sono questi i due maggiori pericoli dell'allerta rossa che si protrarrà sino a mezzanotte, per poi declassare di gravità, nell'area genovese. Lo hanno confermato, durante l'ultimo punto stampa, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e l'assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone.

Si teme una mareggiata "storica", con onde anche sino a 8 metri, di carattere "oceanico". L'invito è quello di non avvicinarsi alla costa e di mettere in atto tutte le misure di auto-tutela del caso, compresa quella - fondamentale - di limitare gli spostamenti allo stretto necessario.

L'assessore Giampedrone ha spiegato che l'intensità maggiore delle mareggiate e del vento non è ancora stata raggiunta: "Il nostro appello e a muoversi il meno possibile". Se il rischio esondazione dei torrenti è rientrato, ora gli occhi sono puntati alla costa. Sin d'ora si sono registrati danni ingenti agli stabilimenti balneari e ai porti sull'intera costa ligure. Il Comune di Rapallo dal pomeriggio è alle prese con il crollo parziale della diga foranea del porto privato "Carlo Riva" .

Si sono verificate ripercussioni sui treni regionali e Intercity dal tardo pomeriggio sulla linea ferroviaria tra Genova e il Levante per via della mareggiata che sta invadendo una parte dei binari all'altezza di Nervi. La circolazione dei treni a lunga percorrenza è interessata da ritardi di oltre un'ora. Tutto questo nonostante, nel pomeriggio, la situazione delle ferrovie fosse migliorata con il ritorno all'operatività del binario a Rapallo interrotto giovedì per lo svio di una ferrocisterna. Stessi problemi alla linea ferrata anche a Loano e Pietra Ligure, dove l'acqua ha raggiunto i binari. Tecnici Rfi sono al lavoro per monitorare la situazione e intervenire. 

Arpal segnala "un progressivo e deciso aumento del moto ondoso con mareggiata in atto sulle coste liguri: dalla Boa di Capo Mele si registra un'altezza significativa prossima ai 3 metri e massima attorno ai 4 metri. Tali valori sono destinati a salire sensibilmente nelle prossime ore con onde lunghe da Libeccio a cui è associata una notevole quantità di energia".

"Nelle ultime ore si sono registrati venti di burrasca forte con raffiche di tempesta (anche superiori ai 150 chilometri all'ora) sul centro-levante della Regione - evidenzia Arpal - Attualmente si assiste a un deciso rinforzo sul genovese dove è in atto una convergenza fra venti da Est, Sud-Est e da Sud, Sud-Ovest".

Le condizioni meteo-marine risulteranno complicate almeno per tutta la notte: nelle prossime ore infatti, i venti sciroccali diverranno rapidamente di Ostro e in tarda serata ci sarà l'entrata di una violenta libecciata anche sul Ponente Ligure. Venti quindi che da sud/sud-est si orienteranno da sud-ovest con venti fino a 70-80 km/h.

E permane il pericolo downburst, il vento che si forma davanti ad un fronte temporalesco che avanza, creato dalla pioggia e dall'aria che con essa scende: più la pioggia cade violentemente, più il vento è forte. Con tutti gli effetti facilmente immaginabili: caduta alberi, insegne, tetti, cornicioni pericolanti. La tragedia, ad Albisola Superiore (nel Savonese), dove le raffiche di vento continuano a spazzare le vie cittadine, si è già consumata: una donna di 88 anni, Vincenzina B., uscendo dal negozio del figlio è stata colpita da pezzi di un cornicione. La donna è morta per il trauma riportato. 

Il punto nella sede della Protezione Civile Liguria:

Redazione

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