- 28 ottobre 2018, 15:24

Ilva, un altro infortunio in una settimana e domani la protesta dei lavoratori

Nella fabbrica il secondo infortunio a causa della pioggia. Domani si prevedono la protesta dei lavoratori e il tavolo in Confindustria convocato per la procedura di raffreddamento avviata dai sindacati

Ilva: piove e arriva, in una settimana, il secondo infortunio nella fabbrica di Cornigliano. In questo caso si è trattato di un addetto alla manutenzione di una delle linee di produzione della banda stagnata all'interno, che ieri è scivolato sul metallo a causa della pioggia che ha bagnato impianti e macchinari. La prognosi è di 15 giorni.

"E' indubbio che il clima di questi giorni tra i lavoratori, che non capiscono se saranno o no dentro la nuova Ilva e cosa devono fare all'arrivo delle lettere di distacco, alimenti anche infortuni come questo - spiega Armando Palombo, rsu Fiom - ma è altrettanto indubbio che questi impianti siano vecchi e necessitino di investimenti. Sulla banda stagnata, in particolare secondo noi servono almeno 120 milioni di euro, mentre Mittal ne vuole mettere solo 15-18".

E domani la protesta: "Noi non disconosciamo l'accordo firmato a Roma il 6 settembre - precisa - ma in quell'accordo il capitolo sull'Ilva di Cornigliano non è ancora stato scritto".

L'appuntamento sarebbe domani mattina davanti ai cancelli dell'Ilva, ma vista l'allerta meteo è probabile che la manifestazione evolva in altri modi.

Inoltre, sempre domani, alle 15 in Confindustria si terrà il tavolo in seguito alla procedura di raffreddamento avviata dai sindacati dopo che l'azienda ha proposto un taglio del personale da 1054 lavoratori a 1000, che è il numero di assunzioni previste da Mittal dal primo novembre. I dipendenti sono 1474, di cui oltre 420 in cassa integrazione.

Redazione