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| 24 ottobre 2018, 16:43

Multedo, in arrivo il divieto di uscita dal casello per mezzi più alti di 3,5 metri

Autostrade installerà due cartelli in prossimità degli svincoli. Ariotti: “Hanno preso questo impegno per iscritto, rispondendo a una mia richiesta. Verrà pure installato un segnale da Aster, all’incrocio tra via dei Reggio e via Pacoret”. Ma le strisce pedonali continuano a far paura

Multedo, in arrivo il divieto di uscita dal casello per mezzi più alti di 3,5 metri

Novità in arrivo per il casello autostradale di Genova Pegli, che incide pesantemente sulla viabilità ordinaria di Multedo, in particolare in via dei Reggio e in via Pacoret.

Il consigliere comunale della Lega Fabio Ariotti, sempre molto impegnato sul territorio del Ponente, ha ottenuto un’importante risposta da Autostrade nei giorni scorsi. “Mi hanno comunicato attraverso una lettera - afferma Ariotti, che a Tursi è anche presidente della Commissione Welfare - che installeranno due cartelli prima dell’uscita del casello di Genova Pegli, con divieto di uscita per mezzi di altezza superiore a 3,5 metri. Lo considero un bel risultato, la politica se vicina ai cittadini può fare molto per migliorare la vivibilità e il territorio, soprattutto in zone che già devono affrontare molteplici disagi. Dove si può intervenire immediatamente, è importante farlo senza perdere tempo”.

La limitazione di altezza è dovuta al fatto che, come accade spesso (e ancor di più in questi ultimi mesi di traffico notevolmente aumentato in zona, a seguito del crollo del Ponte Morandi), i camion più alti restano ‘incastrati’ sotto al ponte della ferrovia in via Pacoret, rimanendo poi costretti a pericolosissime manovre per potersi liberare. Il voltino ferroviario, infatti, ha un’altezza di quattro metri solo nella parte centrale, mentre le corsie laterali sono notevolmente più basse: da qui gli infiniti disagi sia per gli autisti sia soprattutto per i residenti e gli automobilisti. Senza contare che, proprio per evitare l’ostacolo, molti tir percorrono via Pacoret contromano, rendendo il contesto ancora più pericoloso.

I cartelli di Autostrade ‘promessi’ ad Ariotti rappresentano un primo passo in un percorso di normalizzazione del casello che necessita, però, ancora di varie tappe. Una di queste è il posizionamento di un cartello in fondo a via Reggio con obbligo di svolta a destra. In realtà esiste già, ma è troppo piccolo e scarsamente visibile. Serve assolutamente qualcosa di più chiaro, soprattutto nelle ore notturne.

Su questo fronte c’è l’impegno da parte del vicesindaco di Genova e assessore alla Viabilità Stefano Balleari. A ottenerlo è stato ancora Ariotti, nel corso di uno degli ultimi consigli comunali, attraverso un’interrogazione a risposta immediata: “Ho domandato quale fosse la situazione della viabilità e della segnaletica nella zona di Multedo, ponendo il problema e sottolineando la gravità delle cose. Il tutto anche grazie alle numerose segnalazioni da parte dei residenti. Ringrazio il vicesindaco Balleari, che prontamente mi ha assicurato che Aster risolverà il problema installando la cartellonistica necessaria”. Il posizionamento dovrebbe essere imminente, visto che la risposta di Balleari ad Ariotti è di qualche giorno fa.

I cittadini di Multedo, che ormai hanno fatto il callo, da anni, a impegni rimasti solamente sulla carta, sperano che sia la volta buona. Il secondo fronte è invece rappresentato, più a monte, dall’attraversamento pedonale. Sono ‘zebre’ non presidiate, non preannunciate da nessuna cartellonistica e poste in fondo allo svincolo, nel punto in cui il tratto autostradale s’interseca con la viabilità urbana. Per giunta, tutto questo avviene in una curva a gomito molto stretta.

I camion, come i cittadini hanno segnalato e scritto più volte, sono costretti per girare a invadere la corsia opposta. Alcuni sfiorano con le ruote il marciapiede di ponente. Altri vi salgono proprio sopra. Anni fa, il passeggino con dentro un bambino venne agganciato dalle ruote di un tir. Solo per miracolo, il piccolo uscì illeso. La scorsa primavera, un pensionato di Multedo, Salvatore Ferraro, perse la vita mentre attraversava la strada per tornare a casa.

E’ una storia trita e ritrita. Ma è sempre importante ricordarla a chi deve prendere decisioni. I cittadini di Multedo su questo fronte sono assai poco benevoli: “A Carignano, in quattro e quattr’otto, sono state installate strisce illuminate per una maggiore sicurezza dei pedoni. E non c’è uno svincolo autostradale di mezzo. Come mai per Multedo non si è ancora presa nessuna soluzione? Si è parlato di semaforo, di luci, di limitazione ai mezzi pesanti. Ma poi di concreto non si è deciso nulla. E così non va bene”.

Subito dopo la caduta del Ponte Morandi, con il traffico salito a dismisura da e verso questo casello, si è visto un vigile di mattino presto, nel periodo in cui i ragazzi vanno a scuola e le ‘zebre’ sono più percorse. Ora neppure più quello.

Le strisce tra le più pericolose della città sono sempre lì. Non presidiate. Non messe in sicurezza. Nulla è cambiato. Anzi, a essere sinceri, una cosa sì, ulteriormente in peggio, se mai fosse stato necessario. Si sono pure scolorite.  

Alberto Bruzzone

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