- 24 ottobre 2018, 11:14

A Genova incontro con Laura Boldrini per dire no al ddl Pillon: "Insieme contro la nuova caccia alle streghe"

Left Lab Genova e Futura: "Con il disegno di legge proposto dal senatore leghista Pillon ci proiettiamo in un universo distopico. Non viene vietato il divorzio, ma viene reso economicamente insostenibile"

Left Lab e Futura hanno organizzato un evento pubblico per discutere e contestare il ddl Pillon: l'incontro è in programma per venerdì 26 ottobre, alle ore 18.45, presso il Circolo Cap di via Albertazzi, a Genova. L'intervento conclusivo sarà affidato all'onorevole Laura Boldrini, per l'occasione in visita nel capoluogo ligure.

"Con il disegno di legge proposto dal senatore leghista Simone Pillon - scrivono i promotori dell'iniziativa con Left Lab Genova - ci proiettiamo nell'universo distopico immaginato da Margret Atwood ne 'Il racconto dell'Ancella'. Non viene vietato il divorzio, ma viene reso economicamente insostenibile. Non viene tutelato il ruolo del padre, cosa che ci vedrebbe entusiasti, ma viene assurdamente tutelato il partner violento. Questo è l'ennesimo tentativo di ritorno a un medioevo dei diritti, ma noi non ci stiamo".

Il ddl presentato dal senatore leghista Simone Pillon è stato da più parti contestato, in quanto mira ad abolire il contributo per il figlio e vuole introdurre l'obbligatorietà della mediazione familiare. La riforma dell'affido condiviso comincia il suo iter parlamentare dalla Commissione Giustizia del Senato per poi arrivare in aula. Pillon stesso (che si definisce "papista") è un attivista anti-aborto e contrario al matrimonio tra le persone dello stesso sesso (tra i promotori, fra l'altro, del Family Day); tutte posizioni condivise con il collega di partito, il Ministro della Famiglia e della Disabilità Lorenzo Fontana.

Il nuovo decreto legge è ispirato al principio della "bigenitorialità perfetta", in base a cui si vuole riscrivere la legge del 2006 sull'affido e la condivisione dei figli dopo separazioni e divorzi. Uno dei punti più contestati è l'abolizione dell'assegno di mantenimento per il figlio, mentre resterebbe quello per il coniuge. Altro punto che ha attirato critiche trasversali è l'introduzione dell'obbligatorietà della mediazione familiare: secondo il ddl che si avvia alla discussione, il primo incontro sarà gratuito, mentre i restanti saranno a carico dei due coniugi.

Redazione