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| 23 ottobre 2018, 14:18

Inquinamento atmosferico, scatta il pressing del Municipio sul Porto di Pra’

Domani in consiglio la mozione di Bruzzone, Sacco e Truffelli che impegna a far imporre un sistema di monitoraggio continuo delle immissioni. “I dati della centralina siano resi pubblici in tempo reale alla cittadinanza attraverso uno schermo”

Inquinamento atmosferico, scatta il pressing del Municipio sul Porto di Pra’

Inquinamento atmosferico e monitoraggio continuo delle immissioni, il Municipio VII Ponente vuole prosegue il confronto con il Porto di Pra’ e indica la strada da seguire per ottenere dati più aggiornati e maggiori controlli, all’insegna di una trasparenza che tuteli soprattutto i cittadini. Un percorso difficile, ma nel pieno rispetto della legalità e di direttive europee che il ‘parlamentino’ di Voltri intende far rispettare una volta per tutte.

Nel consiglio municipale di domani verrà discussa e votata la mozione presentata dai consiglieri di maggioranza Filippo Bruzzone (A Sinistra), Giovanni Battista Sacco (Lista Crivello) e Ugo Truffelli (Partito Democratico), avente per oggetto ‘Installazione del sistema di monitoraggio in continuo delle immissioni in atmosfera presso il porto di Pra’. E’ un testo condiviso che impone al privato l’obbligo di tutta una serie di procedure, frutto di studi approfonditi e di verifiche da parte dei consiglieri.

Filippo Bruzzone, giovane molto attivo nel Ponente, ha studiato le regole “per tutta l’estate. Questa è una mozione con un testo e degli impegni molto precisi. E’ importante che passi, perché andrà sicuramente a beneficio di tutta la cittadinanza”.

Nel documento, si ricorda che “ad oggi, sul territorio compreso tra Pegli Lido e Pra’, insiste un’unica centralina destinata a monitorare solo l’ozono e che i beni della salute e dell’ambiente sono tutelati a livello internazionale e costituzionale”.

Bruzzone osserva: “Il Testo Unico dell’Ambiente del 2006 prevede, nella sua parte quinta, la possibilità che l’Autorità competente obblighi l’installazione del sistema di monitoraggio di cui all’oggetto presso le realtà aziendali che abbiano un impatto sulla qualità dell’aria in un territorio producendo, come da definizione di inquinamento dettata dal testo stesso, una ‘modificazione dell'aria atmosferica, dovuta all'introduzione nella stessa di una o di più sostanze in quantità e con caratteristiche tali da ledere o da costituire un pericolo per la salute umana o per la qualità dell'ambiente oppure tali da ledere i beni materiali o compromettere gli usi legittimi dell'ambiente’. Ebbene, sulla base dell’analisi pubblicata dalla Regione Liguria a titolo ‘Valutazione annuale della qualità dell’aria - Anno di monitoraggio 2016 e 2017’, si attesta un superamento dei limiti di ozono e NOx presenti in atmosfera sul territorio genovese. Quindi questa possibilità di imporre l’utilizzo di monitoraggi mi sembra quanto mai necessaria, oltre che importante”.

Ancora citando documenti ufficiali, risulta che nel 2015 la principale fonte di NOx (ossia ossidi di azoto e relative miscele), pari al 62%, sia derivata dalle navi in stazionamento. Infatti, è in corso attualmente la procedura europea d’infrazione nei confronti dell’Italia e “in caso di condanna - si dice nella mozione - la Regione Liguria rischia di essere chiamata a contribuire, per il superamento dei limiti di Nox ed Ozono”.

Per tutte queste motivazioni, Bruzzone, Sacco e Truffelli chiedono al consiglio di impegnare la giunta municipale e il presidente del Municipio VII Claudio Chiarotti “a prendere contatto con le funzioni e gli enti preposti al fine di individuare i punti di maggior impatto di immissioni presso il Porto di Pra’, tra navi in stazionamento e movimentazione a terra; e a prendere inoltre contatto con le funzioni preposte al fine di  attuare l’obbligatorietà prevista dalla legge per installare il sistema di monitoraggio in continuo delle immissioni in atmosfera, nei punti di massimo impatto, analizzati ed individuati in precedenza, all’interno del Porto di Pra’”.

In caso di riscontro positivo, il presidente del Municipio deve impegnarsi, secondo la mozione, “a far sì che i dati trasmessi in continuo dal sistema di monitoraggio prevedano la possibilità di essere visionati in tempo reale dai cittadini tramite schermo installato presso la sede del Municipio VII Ponente”.

Quest’ultima, secondo Bruzzone, “sarebbe veramente la cosa più importante, nel segno della massima trasparenza e del rispetto dei cittadini e della loro salute. Più volte, specie nel corso degli ultimi anni, il Municipio VII Ponente ha adottato in maniera trasversale atti rivolti al monitoraggio e alla mitigazione delle difficoltà nella convivenza città/porto. Non dobbiamo mai abbassare l’attenzione su questo problema”.

Anche i gruppi di minoranza, in particolare il Movimento 5 Stelle, sono sempre molto attivi su questo fronte. Il consigliere Massimo Currò segue da tempo, ad esempio, la situazione di Multedo e dei depositi di materiale petrolchimico.

Pure qui parliamo d’insediamenti industriali a stretto contatto con le abitazioni. Un rapporto che va coordinato, una volta per tutte, all’interno di precisi parametri: sarebbe la giusta e degna conclusione alle decennali battaglie di comitati e di cittadini, che altro non fanno se non rivendicare il sacrosanto diritto di una vivibilità degna di questo nome nel loro quartiere.

Alberto Bruzzone

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