Ancora botta e risposta ad Albenga in merito all’abitazione in via Risorgimento ad Albenga concessa in comodato d’uso dal comune all’Adso, ma occupata abusivamente da un uomo di origini rumene con il figlio.
L’attacco lanciato dal consigliere di minoranza Eraldo Ciangherotti aveva trovato l’immediata risposta del sindaco Giorgio Cangiano che aveva sottolineato come, fosse necessario attendere i tempi procedurali necessari e previsti dalla legge in casi come questi.
A rispondere ancora una volta la minoranza consigliare: “Come al solito Giorgio Cangiano, il Sindaco Tentenna, sull'occupazione abusiva di immobili comunali sceglie l'iter del burocratese con la querela entro tre mesi, facendo slittare così l’azione penale perché non procedibile d’ufficio, tanto da allungare i tempi di sgombero e non si rende conto che così facendo incentiva altre persone a scegliere questa strada per ottenere case in emergenza abitativa.
Inoltre il sindaco Cangiano dimentica che l'invasione di edifici è un reato penale punito dall' art. 633 del codice penale e quindi è applicabile immediatamente il sequestro preventivo da parte dell'autorità giudiziaria. Per far questo il Sindaco però deve manifestare la volontà che si proceda penalmente alla procura di Savona
Chiediamo pertanto all'amministrazione Cangiano di applicare la circolare del Ministero dell'Interno inviata ai prefetti il 1° settembre scorso con i nuovi indirizzi operativi per quanto riguarda l’occupazione arbitraria di immobili.
Al Sindaco Cangiano chiediamo di censire gli occupanti e poi allontanarli tempestivamente sgomberando l'alloggio. Al Comune spetta il compito di stilare la lista degli interventi più urgenti anche in base alla presenza di soggetti fragili e dei minori. Il Ministero dell'interno raccomanda ai prefetti la "massima rapidità" nell'esecuzione sia dei censimenti che degli sgomberi, sottolineando la necessità di agire in fretta per evitare il perpetrarsi di simili fenomeni. Pertanto chiediamo anche al prefetto di Savona Antonio Cananà un intervento urgente in modo che l'amministrazione non si addormenti su questa situazione e anzi provveda al più presto. Noi per parte nostra presenteremo esposto alla Procura della repubblica e alla Corte dei conti.”