- 22 ottobre 2018, 18:13

Autostrade rivendica la regolarità nella manutenzione del Morandi

I tecnici del gruppo: "Progetto di retrofitting classificato come locale nel pieno rispetto della nromativa

Autostrade per l'Italia ha diffuso una nota stampa per chiarire la sua posizione in merito alle dichiarazioni attribuite a funzionari del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, e pubblicate da alcuni media, sulla presunta irregolarità della qualifica di intervento locale attribuita dal progettista e dalle strutture tecniche di Autostrade per l’Italia al progetto di retrofitting del Ponte Morandi. Per Autostrade l'intervento "è stato approvato dal Provveditorato e dal Ministero", e i tecinci del gruppo sottolineano come la decisione sia stata assunta "nel rigoroso rispetto del Decreto Ministeriale 14 gennaio 2008. Tale decreto disciplina in via esclusiva 'i criteri generali per la valutazione della sicurezza e per la progettazione, l’esecuzione e il collaudo degli interventi sulle costruzioni esistenti'". 

"Il Decreto  - si legge nella nota firmata da Autostrade - classifica come locali gli interventi che 'riguarderanno singole parti e/o elementi della struttura e interesseranno porzioni limitate della costruzione', non producendo 'sostanziali modifiche al comportamento delle altre parti e della struttura nel suo insieme' e comportando 'un miglioramento delle condizioni di sicurezza preesistenti'. In questa previsione rientrava pienamente il progetto di retrofitting del Ponte Morandi, che  interveniva soltanto sugli stralli e riguardava due pile - la 9 e la 10 – su un totale di 11 pile del Ponte, pari a meno di 200 metri rispetto ad una lunghezza complessiva del ponte di 1.102 metri". 

"L’interpretazione dell’intervento come locale, peraltro, è stata condivisa da tutte le istituzioni che hanno approvato il progetto, dal Provveditorato al Ministero - ribadiscono da Autostrde - Il progetto definitivo è stato inoltre validato dalla società Edin del professor Brancaleoni, 'condividendone le assunzioni di base a carattere normativo e le modalità di analisi. E’ utile infine ricordare anche che nello stesso progetto di retrofitting del Ponte Morandi erano chiaramente riportati i risultati dei monitoraggi tecnici, eseguiti anche da consulenti esterni, sullo stato di efficienza degli stralli. Tali risultati erano dunque conosciuti da parte di Ministero, Provveditorato e consulenti esterni, nessuno dei quali – insieme alle strutture tecniche della società - ha mai ritenuto ci fossero motivi di allarme o di urgenza".   

RG