Secondo quanto riportano diversi quotidiani la verità sulle cause del crollo del ponte Morandi potrebbe essere più vicina, e a raccontarla sarebbe il reperto numero 132 del viadotto, attualmente sotto sequestro in un hangar a Genova.
Il reperto consiste nello strallo di acciaio, uno dei tiranti che contribuivano alla stabilità dell'opera, e stando a quanto emerso dall'incidente probatorio sarebbe proprio la rottura di questo elemento la causa del crollo. Ciò che poi i magistrati appureranno è se sullo strallo sia stata effettuata la dovuta manutenzione, e se ad eventuali omissioni sia attribuibile la responsabilità del disastro del 14 agosto. A questo proposito infatti i pubblici ministeri Walter Cotugno e Massimo Terrile. hanno evidenziato nella loro relazione "un avanzato stato di corrosione" dei cavi di acciaio. I magistrati hanno poi rilevato come fosse difficile avere un quadro completo delle condizioni della struttura senza procedere ad esami interni al rivestimento di cemento che ricopre gli stralli, elemento di criticità a suo tempo anche segnalato proprio dagli stessi tecnici di Autostrade. Tocca ora ai laboratori svizzeri di Zurigo fornire nuovi elementi oggettivi sulla base dei quali orientare valutazioni e ricostruzioni dei fatti, oltre che, eventualmente, procedere a nuove iscrizioni nel registro degli indagati.