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| 19 ottobre 2018, 08:16

Caso rifiuti a Ponente, il problema arriva in consiglio comunale

Mauro Avvenente: “Il crollo del Ponte Morandi ha creato enormi difficoltà. Amiu opera al meglio, ma occorre trovare in fretta un’area dove stoccare i rifiuti. Chiederò all’assessore Campora come intende procedere”

Caso rifiuti a Ponente, il problema arriva in consiglio comunale

Caso rifiuti a Ponente, la questione arriva a Tursi. Dopo l’articolo de ‘La Voce di Genova’ di ieri, nel quale venivano evidenziate le criticità che si stanno vivendo nelle delegazioni da Pegli a Voltri, e relative colline, per quanto riguarda il ritiro della frazione differenziata, dell’indifferenziata e dell’umido, interviene il consigliere comunale ed ex presidente del Municipio VII Ponente Mauro Avvenente, che annuncia massimo impegno sulla questione, pur nel suo ruolo di consigliere di minoranza.

“Certamente - dice il consigliere del Partito Democratico - il crollo del Ponte Morandi ha creato difficoltà e si può pur capire che i tempi di demolizione e ricostruzione possano essere lunghi. Ma trovare un’area dove stoccare i rifiuti, specie quei materiali delle foto, diventa una priorità per un territorio vasto come il Ponente, inteso nei confini più ampi dei due Municipi, ovvero VII ma anche VI, quello che comprende Sestri e Cornigliano, altre due delegazioni enormemente popolate”. Secondo Avvenente, “pensare di continuare a mantenere un livello così scadente di ritiro dei rifiuti fa un torto ai dipendenti Amiu, che hanno sempre operato al meglio delle loro possibilità. È necessario e irrimandabile fare tutto il possibile per tornare alla normalità. Mi farò promotore di una specifica interpellanza all'assessore comunale all’Ambiente Matteo Campora”.

Gravi disagi, nei giorni scorsi, si sono verificati un po’ dappertutto. Amiu sta operando in piena emergenza, come ha spiegato la stessa azienda ma, nonostante questo, le tonnellate di rifiuti raccolti sono moltissime.

Nel solo Ponente, dallo scorso 27 settembre, Amiu ha ritirato 44 tonnellate di ingombranti e 3,9 tonnellate di rifiuti elettrici ed elettronici. Numeri ‘importanti’, da parte di chi cerca di mantenere un servizio il più possibile conforme agli standard. Nonostante un’arteria vitale non ci sia più e tutto, lungo la strada, si sia complicato all’infinito.

Avvenente osserva: “Auspico che proprio in ragione delle difficoltà denunciate da Amiu sia possibile intensificare la presenza di ispettori in borghese sul territorio, per sanzionare pesantemente gli incivili che continuano a gettare rifiuti ingombranti accanto ai cassonetti ed anche coloro che gettano impropriamente rifiuti e scarti di pesce nei bidoni dell'umido, e non si tratta solamente di privati. Bisogna inoltre potenziare lo spazzamento e il lavaggio dei luoghi più frequentati. Il Lungomare di Pegli in entrambi i lati è sporco e da tempo i cittadini segnalano e si lamentano. Vediamo cosa mi risponderà l'assessore Campora e soprattutto cosa intenderà mettere in atto per ovviare a questa spiacevole situazione”.

La questione nodale, come spiegato ieri da Amiu (ma anche nei giorni precedenti) è individuare e attrezzare un’area per lo stoccaggio dei rifiuti che possa sostituire quella proprio sotto al Ponte Morandi, andata distrutta lo scorso 14 agosto a seguito del crollo.

“Lo spazio di Campi - ricorda Avvenente - colpito dalle macerie, che hanno causato tre vittime, due dipendenti di Amiu e uno di Aster, era quello che ospitava, tra l'altro, la Fabbrica del Riciclo, il posto dove venivano conferiti gli ingombranti, alcuni dei quali venivano selezionati, riadattati e rivenduti con finalità benefiche. Amiu ha cercato di trovare altre aree analoghe e ha individuato l'area di Fondega sud a Multedo ma, del tutto giustamente, i cittadini di Multedo hanno protestato perché in quella zona insiste già un traffico di autocarri molto complicato e caotico, pertanto l’azienda ha dovuto desistere e sta valutando soluzioni diverse. Ciò non toglie che non sia possibile accettare che i rifiuti restino nei bidoni stracolmi e traboccanti per giorni e gli ingombranti abbandonati accanto agli stessi. Certamente è un problema pesante che ricade sui cittadini ma è altrettanto vero che la raccolta differenziata non è più una scelta, è diventata un obbligo previsto dalle norme, oltre che un obbligo morale, per non aggravare la situazione e riempire di immondizia il mondo con aggravi di costi a carico della collettività”.

Una posizione sulla stessa linea di quella di Amiu, che continua a fare appello al senso civico dei cittadini e ricorda come “l’abbandono improprio di ingombranti causi degrado e costi supplementari alla comunità. Ricordiamo che di recente la Giunta comunale ha aumentato le sanzioni, fino a trecento euro, per questo tipo d’infrazione”.

Alberto Bruzzone

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