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Politica | 12 ottobre 2018, 10:54

Calendario venatorio, Costa: "Meglio posticipare di un mese le battute di caccia al cinghiale"

"E’ una misura di buon senso per la sicurezza di tutti coloro che frequentano i boschi e per gli stessi cacciatori"

Calendario venatorio, Costa: "Meglio posticipare di un mese le battute di caccia al cinghiale"

 

Posticipare al 1 novembre l’avvio della caccia al cinghiale prolungandone l’apertura fino al 31 gennaio. Questa proposta è contenuta in un ordine del giorno, presentato oggi da Andrea Costa (Liguria Popolare-Noi con l’Italia), presidente della III Commissione Attività Produttive.

Il consigliere invita la giunta a valutare l’ipotesi di modificare l’attuale calendario: «Questa proposta – sottolinea Costa - non riduce il periodo complessivo dedicato all’attività venatoria relativa al cinghiale, ma ne prevede solo uno slittamento verso la stagione più fredda. Nel mese di ottobre, infatti, grazie anche al clima mite della Liguria – spiega  – i nostri boschi sono ancora meta di turisti, cercatori di funghi, escursionisti e frequentatori occasionali. Inoltre la vegetazione rimane fitta e non consente, dunque, una buona visibilità, mettendo a rischio la sicurezza di quanti percorrono i sentieri e degli stessi cacciatori. Ritengo che rivedere il calendario possa rappresentare una misura di buon senso che rispetta i diritti sia di chi esercita l’attività venatoria sia di chi  frequenta i nostri boschi».

Costa sottolinea  che già nella regione Veneto, in via sperimentale, negli altopiani veronesi sarà possibile cacciare i cinghiali dal 1° novembre 2018 al 31 gennaio 2019.

Attualmente il prelievo venatorio del cinghiale in Liguria é consentito dal 16 settembre al 16 dicembre.

Costa, inoltre, ribadisce l’importanza degli interventi di controllo faunistico, che vengono effettuati durante l’anno là dove i cinghiali hanno provocato danni all’agricoltura e alla proprietà privata: «La tutela delle produzioni agricole impone di proseguire le battute già avviate e, semmai, di implementarle perché la diffusione incontrollata di cinghiali rappresenta ormai una piaga per il comparto, oltre che un serio pericolo per la viabilità sulle nostre strade».

L’ordine del giorno verrà discusso in una delle prossime sedute del Consiglio regionale.

c.s.

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