A Genova sono in arrivo nuovi agenti: il numero previsto di circa 10 unità, o sarà incrementato dal dipartimento della Polizia di Stato di qualche unità (probabilmente 5).
Lo aveva annunciato alcuni giorni fa Roberto Traverso, del Siap, ma aggiungendo: "si tratta di un segnale importante ma ancora troppo esiguo".
Oggi, dal momento che i conti non tornano, tra quanto annunciato dal Ministro Salvini di recente, e la mancanza di fondi - non ci sono 400 milioni per assumere 8 mila persone, tra Polizia e Vigili del Fuoco - il sindacato di Polizia torna a esprimersi.
"Genova merita rispetto. Dopo il dolore, la rabbia e le promesse il Governo ha partorito un decreto per la ricostruzione del Ponte Morandi assolutamente insufficiente che sta indignando giustamente una città che si aspetta risposte concrete".
Sono di nuovo le parole di Traverso, che in una nota stampa continua:
"Le stesse promesse fatte in campagna elettorale ad un Comparto Sicurezza che, come sempre, viene considerato terreno fertile per ottenere facile consenso attraverso slogan ideologigici e populisti. Sulla sicurezza è facile far leva sulle 'paure' della gente e allora l’impegno di assumere poliziotti o vigili del fuoco diventa la 'pentola d’oro’ per la politica alla ricerca di voti. Quando però ci si accorge che nella Manovra Finanziaria, rappresentata dal DEF, non si riescono a trovare le risorse per mantenere quelle promesse, chi ogni giorno si sacrifica per garantire sicurezza in attesa di essere affiancato da nuovi colleghi capisce di essere stato utilizzato".
E conclude: "A Genova, poliziotti vigili del fuoco e altre forze dell’ordine insieme all’esercito e la polizia municipale, stanno lavorando per lenire il disagio di una città ferita non solo dall’assurdo e omicida crollo del ponte, ma anche dagli effetti devastanti delle promesse non mantenute che sfiduciamo e demotivano. Per questo i poliziotti genovesi che vivono personalmente questo disagio, oltre ad essere vicini e solidali agli sfollati della zona rossa intorno al Ponte Morandi, chiedono al Governo di rispettare gli impegni assunti. È fondamentale che ciò avvenga al più presto anche a salvaguardia e tutela delle istituzioni locali che senza un concreto sostegno governativo appaiono svuotate e delegittimate a dare risposte su argomenti vitali per i cittadini".