Sulla lapide di Savona con il ricordo alle "camicie nere" afferma la Presidenza Provinciale di ARCI Savona: "Apprendiamo con favore la volontà dell’amministrazione comunale di Savona di far cambiare la lapide in ricordo dei caduti della seconda guerra mondiale eliminando ogni riferimento alle “Camicie Nere”.
"Lo riteniamo un atto doveroso, sebbene tardivo, nei confronti di un’intera Città, Medaglia d’oro alla Resistenza, che ha versato un elevato tributo in termini di vite umane nella lotta di liberazione dal regime Nazi-fascista. Lo riteniamo l’unico atto al momento possibile da parte dell’amministrazione comunale savonese, anche per rispondere alle parole di ieri sera del responsabile regionale dell’Associazione che ha curato la collocazione delle lapidi. L’aver indicato le “Camicie Nere” tra le forze armate da onorare e ricordare è un affronto nei confronti della Storia di una comunità e di una Nazione. Tutti i morti vanno rispettati ma è necessario e doveroso distinguere tra chi ha lottato e si è sacrificato compiendo il proprio dovere e nel nome della libertà e della democrazia e chi, invece, ha abbracciato gli ideali del nazi-fascismo".
"Una differenza fondamentale, sancita anche dalla Costituzione, che non va sottaciuta nel nome di una generica uguaglianza tra i morti, uguaglianza che spesso nasconde una volontà revisionista. Esiste una grande differenza tra essere stati partigiani e camicie nera e questo va spiegato e tramandato alle generazioni più giovani. Ribadiamo con fermezza che onorare ufficialmente le “Camicie Nere” in un monumento dedicato all’intera seconda guerra mondiale (1940 – 1945) non solo è errato giuridicamente ma rappresenta uno schiaffo per una comunità che ha drammaticamente subito le azioni di questi “volontari” del regime fascista".
"Auspicando che nel futuro l’amministrazione comunale si dimostri più attenta ai valori antifascisti, democratici e repubblicani, confermiamo - come accaduto questa volta – che la nostra Associazione ci sarà sempre per difendere e tramandare i valori Costituzionale e della Resistenza, fondamento della nostra Repubblica, nella consapevolezza che la Storia non si riscrive" concludono dalla Presidenza Provinciale di ARCI Savona.