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Politica | 09 ottobre 2018, 14:51

Savona, camicie nere sulla lapide dei Caduti della Seconda Guerra Mondiale, sindaco Caprioglio: "Abbiamo richiesto l'immediata copertura"

La lapide era stata scoperta lo scorso sabato 6 ottobre, diventando poi teatro poi di una polemica politica

Savona, camicie nere sulla lapide dei Caduti della Seconda Guerra Mondiale, sindaco Caprioglio: "Abbiamo richiesto l'immediata copertura"

"Abbiamo dato l'immediata disposizione di far coprire la lapide". Queste le parole del sindaco Ilaria Caprioglio dopo essersi smarcata da "Opera Nazionale per i Caduti senza Croce” il giorno dopo lo scoppio del caso della lapide in cui sono presenti anche le Camicie Nere.

"Non nego il forte imbarazzo per il gravoso equivoco nello scoprimento della lapide, non conforme a quanto ci era stato riferito, e pertanto, formalmente formuliamo la presente al fine di richiedere la celere modifica, previa visione da parte di questa Amministrazione, della lapide recante il nome dei Corpi combattenti, posta a sinistra della Colonna Tronca presso il Campo "V" dei Valorosi, dedicato al ricordo dei militari savonesi, in quanto a questa Amministrazione - nelle persone del Sindaco, del Vicesindaco e dell'Assessore Santi - nel corso degli incontri preparatori non è mai stato sottoposto il bozzetto dettagliato delle due lapidi bensì, solamente, il bozzetto generico recante le scritte "elencazione dei corpi combattenti nel conflitto, e 'vari fronti di guerra', rispettivamente per la lapide di sinistra e per la lapide di destra" dice la prima cittadina rispondendo a Enrico Albertazzi, presidente nazionale della "Opera Nazionale per i Caduti senza croce".

La lapide era stata inaugurata lo scorso sabato 6 ottobre e oltre a ricordare gli alpini, gli artiglieri, gli autieri,i bersaglieri, i carabinieri, i carristi, i fanti,i genieri,i granatieri, i marinai, gli aviatori, i sanitari, i cappellani, tra lo stupore generale e le giustificate polemiche delle associazioni e i partiti di centrosinistra, erano presenti anche le camicie nere, simbolo del fascismo.

La lapide scoperta alla presenza del sindaco di Savona, il Prefetto Antonio Cananà, le istituzioni civili e militari e i cittadini, nel Cimitero di Zinola nel Campo “V” dei Valorosi, è stata promossa dalla Opera Nazionale Caduti senza croce della Delegazione di Savona per completare il complesso monumentale del Campo dedicato al ricordo dei militari savonesi regolarmente inquadrati nei reparti delle FF.AA. caduti nella Seconda guerra mondiale, la maggior parte “Dispersi”, le cui spoglie mortali non sono rientrate in patria.

Attualmente nella zona è presenta una colonna tronca che simboleggia il sacrificio dei giovani uomini in armi, i cui nominativi sono custoditi in un Albo d'Oro all'interno di una teca, con a lato una Lampada della fraternità. Grazie al progetto realizzato dall'Associazione, che si è fatta carico dei costi, sono state affiancate alla colonna due lapidi: una recante i nomi dei Corpi combattenti e la seconda dei vari Fronti di guerra in cui si immolarono.

"Nella nota statistica integrativa (inserita insieme al comunicato stampa trasmesso in data 2 ottobre) - spiega il sindaco Caprioglio -  veniva specificato quanto segue: Nota statistica integrativa. I militari savonesi regolarmente inquadrati nei reparti delle FF.AA. caduti nella Seconda Guerra Mondiale (1940/45) furono 490, compresi i nativi non residenti: 300 militavano nell'Esercito, 160 nella Marina, 30 nell Aeronautica. La maggior parte risultarono dispersi (290), e morti in prigionia (90). Il Corpo che subì le più elevate perdite fu quello alpino (80), il fronte di guerra quello russo (180).”

Luciano Parodi

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