L'organizzazione delle visite al "Ferrania Film Museum" al centro del Consiglio comunale di Cairo Montenotte. La seduta pubblica si terrà domani alle ore 18.30 presso la sala consiliare del palazzo comunale.
Il sindaco Paolo Lambertini sarà chiamato a rispondere all'interrogazione presentata dal gruppo di minoranza "Cairo Democratica" a firma dei consiglieri Matteo Pennino, Alberto Poggio, Giorgia Ferrari.
"I cittadini ci hanno segnalato che nonostante l'inaugurazione definitiva, è ancora un problema poter visitare in tranquillità il museo - commentano dal gruppo Cairo Democratica - L'attuale amministrazione comunale ha più volte dichiarato di voler promuovere il museo e la sua conoscenza anche al di fuori dei confini valbormidesi, quale volano di future iniziative culturali, tuttavia, immediatamente l'inaugurazione, il museo è stato chiuso al pubblico e ad oggi, è possibile visitarlo solo su prenotazione, tramite appuntamento da fissare attraverso il sito del Comune. Al momento, non è dato conoscere le modalità di visita, i giorni di apertura e altri dettagli organizzativi".
L'interrogazione vuole sapere in quale modo la giunta comunale intenda organizzare le visite al Ferrania Film Museum, onde permettere in via continuativa e non sporadica, sia ai cittadini di Cairo e della Val Bormida, sia ai visitatori provenienti da fuori, di conoscerlo e apprezzarlo.
Il museo è stato inaugurato ufficialmente lo scorso 15 settembre. Ideato come una sorta di percorso tra le stanze, il museo avente una superficie di circa 250 metri quadrati, si pone l'obiettivo di restituire i molteplici aspetti delle vicende industriali: la vita della fabbrica, la cultura d’impresa e le vicende societarie, il design e la comunicazione visiva, l’architettura, i prodotti e i brevetti, gli anni della guerra e quelli più recenti. Ma non è tutto, all'interno trovano spazio anche i vari comparti, dal fotografico al radiografico, la luce e il buio dei reparti, la grande stagione del colore e del cinema, e l'universo sociale di Ferrania, composto dal villaggio operaio, il pacco natalizio, il dopolavoro, le bocce e molto altro ancora.
Inoltre, sono presenti gigantografie a parete, pannelli modulari e schermi multimediali, con testi, immagini, disegni. Grazie all'accordo stipulato tra il Gruppo Messina e l'amministrazione, il museo contiene anche un primo corpo di reperti della fabbrica: macchine, strumenti di misura, vetreria, quaderni di consegna, oggettistica di vario tipo. A questo si aggiungeranno le donazioni.
All'ordine del giorno del Consiglio comunale anche il testamento olografo di Angelo Siri: accettazione eredità con beneficio di inventario.