La scorsa settimana la Guardia di Finanza di Genova, nell’ambito dei servizi programmati di controllo economico del territorio, ha intensificato l’attività di contrasto all’abusivismo commerciale, alla vendita di prodotti contraffatti e allo spaccio di stupefacenti nelle stazioni della metropolitana e nelle zone adiacenti al centro storico.
Durante i controlli svolti, in particolare per il contrasto alla contraffazione e per la tutela del made in Italy, in una sola settimana sono stati sequestrati oltre 12.000 pezzi tra capi e accessori per l’abbigliamento ed etichette, in quello che sembrava un vero e proprio “bunker del falso” nell'area vicina al Porto Antico:un laboratorio in cui soggetti extracomunitari sono stati sorpresi a cucire, stampare e trasformare capi neutri in contraffatti. La merce veniva venduta al Porto Antico e in altre zone.Quattro responsabili sono stati denunciati in stato di libertà.
I finanzieri hanno poi attuato un più ampio dispositivo di contrasto allo spaccio di stupefacenti, concentrandosi sulle aree di maggior afflusso dei cittadini che fruiscono dei mezzi pubblici, con l’ausilio delle unità cinofile.
Tale azione ha permesso di sequestrare anche 200 grammi di sostanze stupefacenti, di arrestare un soggetto di origini nigeriane richiedente asilo politico e di segnalare alle autorità competenti oltre 20 soggetti.
Il richiedente asilo, di giorno chiedeva l’elemosina, la sera spacciava marijuana (150 grammi di marijuana sequestrati) e deteneva il ricavato (oltre 500 euro in piccoli tagli di banconote) nel barattolo con sopra scritto “offerta libera”.