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Politica | 08 ottobre 2018, 12:18

Albenga, bloccata l’assegnazione di una casa popolare ad una famiglia di stranieri

Ciangherotti: "La famiglia di stranieri è ospitata in albergo a spese del Comune e poi sarà spostata in un campeggio della zona. Diritto riservato a tutte le famiglie di italiani e stranieri sfrattate?"

Albenga, bloccata l’assegnazione di una casa popolare ad una famiglia di stranieri

Una casa popolare contesa alla base dello scontro tra Eraldo Ciangherotti (Forza Italia) e l’amministrazione comunale ed in particolare l’Assessore Simona Vespo. La vicenda era complessa come spesso è parlare di famiglie senza un alloggio a causa di sfratti arrivati, magari come conseguenza di un licenziamento dovuto alla crisi.

Era questo il caso di una famiglia di cittadini stranieri, il cui capofamiglia un 34enne marocchino aveva perso il lavoro e si trovava con la moglie e il figlio minorenne a non sapere dove andare. A risolvere la situazione l’Assessore ai servizi sociali Simona Vespo che aveva assegnato loro una casa popolare in via Viveri il cui canone agevolato da pagare ad Arte era di 157 euro.

La polemica era nata a seguito di una contestazione mossa da Eraldo Ciangherotti che aveva fatto notare come fossero state scavalcate le graduatorie per l’assegnazione dell’alloggio popolare e come vi fossero tante altre famiglie in attesa. Accuse che l’assessore Vespo aveva respinto con forza affermando come non vi fosse stato nulla di irregolare in tale assegnazione.

La questione è stata risollevata oggi dal consigliere Ciangherotti che afferma: "Non amo la polemica e, quando ci sono di mezzo i servizi sociali del Comune di Albenga, cerco di starne fuori per non invadere gli spazi che per quattro anni ho diretto sotto il mio assessorato. Però, il troppo è troppo. Ricordate l'alloggio di casa popolare sequestrato, a fine maggio scorso, dalla giunta Cangiano e assegnato ad una famiglia di stranieri morosi con titolo di sfratto esecutivo in mano?". 

"Ricordate l'alzata di scudi non tanto per il nucleo destinatario domiciliato da poco tempo sul nostro territorio quanto per la faciloneria con cui erano stati lesi i diritti di chi in lista nella graduatoria Arte si aspetta da anni di ricevere quell'alloggio popolare? Ricordate che l'assessore declinò la responsabilità di un gesto amministrativo così folle, rimangiandosi il contenuto della sua delibera di giunta (visionabile al seguente link: http://www.comune.albenga.sv.it)? Ricordate la mancanza di coraggio da parte dell’assessore Vespo che si scaricò pubblicamente la coscienza addossando là responsabilità dell’atto di giunta ai dipendenti comunali?". 

"Bene, per le proteste che avevo avanzato nell'illegittimità di quell'atto di giunta, l’assegnazione dell’alloggio popolare si è stoppata e da diverse settimane è stata predisposta l'ospitalità del nucleo familiare in albergo (al costo di 90 euro al giorno fino a fine settembre e ora in campeggio) a spese, ovviamente, del Comune. 

Pertanto, da ora in avanti, con questa Amministrazione, chi ha uno sfratto esecutivo per ragioni di povertà, italiano o straniero, adesso, ha diritto a ricevere pari trattamento. Invito pertanto l'assessore Simona Vespo a riservare un'area "disagio abitativo" sul sito web del Comune per promuovere questa opportunità con una modulistica facilmente scaricabile, estendendola a tutte le famiglie di Albenga sfrattate". 

Mara Cacace

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