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| 07 ottobre 2018, 13:03

Genova, spacciare nei vicoli è "aggravante"

Puscher in cella. Il centro storico genovese non permette "difesa pubblica". La decisione dei giudici del Riesame

Genova, spacciare nei vicoli è "aggravante"

Genova - Smerciare stupefacenti nei vicoli comporta per i pusher un specifica "aggravante di luogo", determinata dalla oggettiva difficoltà per la polizia di tenere sotto controllo il dedalo di vicoli che caratterizza la città vecchia: questa la determinazione assunta dai giudici del Riesame accogliendo le richieste del pubblico ministero Federico Manotti, che con questa argomentazione ha negato i domiciliari a un pusher "beccato" nei vicoli con solo 4 grammi di cocaina.

Secondo il magistrato inquirente le anguste e intricate vie del centro storico costituirebbero un rifugio perfetto per gli spacciatori, che possono agilmente schivare i controlli delle forze dell'ordine e controllare in maniera efficace il territorio.

Il caso nasce dall'arresto di uno spacciatore fermato dagli agenti del commissariato Pré. L'uomo era stato arrestato con 12 involucri complessivamente contenenti circa 4 g di cocaina: il pm Manotti aveva chiesto la custodia in carcere con l'aggravante di luogo, mentre l'avvocato difensore aveva chiesto i domiciliari sottolineando la scarsa quantità di stupefacente rinvenuta: il Riesame ha optato per la linea dura, di fatto stabilendo un precedente piuttosto pesante.

"Il centro storico e in particolare la zona di via Pré è caratterizzato da un insieme di vicoli - scrivono i giudici - che rendono più agevole lo spaccio ma anche l'impunità in caso di intervento delle forze dell'ordine. Si tratta, infatti, di un esteso intreccio di vie molto strette (una sorta di labirinto), tanto da non essere battute dal sole per la maggior parte della giornata". "Questa particolare conformazione urbanistica - proseguono i giudici - permette allo spacciatore di appostarsi a un crocevia solo dopo avere verificato la 'sicurezza' del vicolo e, dopo avere ceduto la droga, di allontanarsi confondendosi tra i passanti nella direzione di volta in volta più opportuna e di sfuggire ai controlli della polizia. La particolare conformazione del centro storico genovese, dunque, determina una 'minorata' difesa". 

RG

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