Ancora poco chiara la situazione per i lavoratori ex Mondomarine che, in aspettativa non retribuita aspettano, come del resto i loro colleghi assunti a termine presso “Palumbo SuperYachts Savona”, il pronunciamento da parte dell'Autorità portuale di Sistema sul bando di gara che affida le aree ex Campanella ad un nuovo concessionario.
Affermano alcuni di loro: "La decisione, originariamente prevista per il cinque ottobre, sembra invece slittare ora a metà del mese. Dall'esito di tale pronunciamento, si potrà attivare immediatamente la trattativa sindacale, come da accordi sottoscritti a dicembre scorso all'Unione Industriali di Savona, con il nuovo concessionario delle aree per i lavoratori da reintegrare subito in cantiere, considerato oltretutto che la stagione è quella giusta. Tradizionalmente infatti dopo i saloni di Montecarlo, Cannes e Genova, terminati a fine settembre, arrivano le ordinazioni e attualmente il cantiere è pronto a ricevere commesse.
Le aspettative sono alte e le previsioni circa la produzione sono buone: gli ordini arrivano, una barca è già in costruzione e c'è aria di ripartenza. Ma la situazione è complicata dal fatto che sulla gara di appalto (conclusa il 20 giugno) pende un ricorso da parte dei cantieri francesi Rodriguez e MonacoMarine, che contestano alla Port Authority di aver previsto tempi troppo ristretti per la predisposizione delle offerte. Un altro ricorso era stato in precedenza presentato da MonacoMarine contro l’affidamento della concessione temporanea a MondoMarine, già in stato prefallimentare. Per entrambe le cause il TAR aveva negato la sospensiva d’urgenza, rimandando all’autunno la decisione sostanziale."
“A questo punto ci auguriamo che i tempi siano realmente celeri - dice Luca Valente, già RSU Mondomarine e attualmente dipendente della Palumbo - e che si usi il buon senso da parte di tutti per far sì che ritorni quanto prima la piena occupazione dei dipendenti di un cantiere storico per la città, che è stato e continua a essere difeso a spada tratta dai dipendenti”.
“Per questi motivi - continua Valente- ci aspettiamo che entro la metà del mese in corso venga affidata l'area con l'avallo del Comitato portuale - come ci hanno assicurato le autorità locali - e che il cantiere venga finalmente venduto, cosicché la curatela fallimentare possa iniziare a restituire i soldi a tutti creditori del fallimento, che sono centinaia”.
I tempi sono ormai piuttosto stretti: dopo la valutazione dell’organo tecnico e la votazione del Comitato Portuale, la Port Authority dovrà formalizzare la decisione finale, cui seguirà la redazione dell’atto notarile e il pagamento dei canoni demaniali. Il tutto dovrà avvenire entro la scadenza di fine anno della licenza provvisoria straordinaria affidata a Palumbo in attesa della decisione del TAR.