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| 06 ottobre 2018, 16:00

Ekom chiusa, disagi infiniti per gli anziani del Cep

E’ passato più di un mese dalla cessata attività del supermercato. La consigliera municipale Michela Corronca (Vince Genova) presenta una mozione in Municipio: “Bisogna tener viva l’attenzione sul problema. I margini per ripartire ci sono e vanno presi in considerazione”

Ekom chiusa, disagi infiniti per gli anziani del Cep

I disagi previsti si stanno puntualmente verificando. La chiusura dell’Ekom sulla ‘piastra’ del Cep, unico supermercato a servizio di una zona molto affollata (circa diecimila residenti) sta creando non pochi problemi, soprattutto alle persone più anziane, che non hanno un mezzo proprio e fanno una fatica enorme a spostarsi con gli autobus.

La zona ‘alta’ del quartiere ha perso, senza nessuna compensazione, un punto di riferimento fondamentale. Era fine agosto quando il gruppo Sogegross, che gestisce la catena di rivendite Ekom, annunciava con pochissimo preavviso la cessazione dell’attività sulle colline di Pra’ e Voltri. Troppe rapine, furti ed episodi di violenza, ai danni dei dipendenti e non solo: era questa la motivazione ufficiale.

Da allora, si è mossa la politica, ci sono state prese di posizione. Sdegno, polemiche, arrabbiature. Ma niente di concreto. I cancelli restano chiusi. La zona sempre più spoglia. Per colpa di pochi, ci hanno rimesso molti.

A tener ‘viva’ la questione ci ha pensato in Comune il consigliere comunale della Lega Fabio Ariotti, che vive proprio a Ca’ Nova. In Municipio VII Ponente, invece, se ne parlerà giovedì sera, quando verrà discussa, e votata, la mozione presentata da Michela Corronca, consigliera municipale di Vince Genova Bucci Sindaco.

Corronca, giovane molto attiva e determinata, ha trasferito nel testo della mozione il pensiero suo e delle centinaia di persone danneggiate dalla chiusura del supermercato. “Ritengo - afferma - che bisogna continuare a parlare di questo argomento e trovare una possibile soluzione, prima che passi troppo tempo. Se un’attività del genere non riapre dopo poco, alla fine non riparte più. Perché c’è il rischio d’intrusione nei locali, con tutto ciò che può comportare”.

Oggi la ‘piastra’ di via 2 Dicembre è sempre più ‘terra di nessuno’: “Aver chiuso il supermercato - sostiene la consigliera - non ha risolto il problema della criminalità. Semplicemente l’ha spostato altrove. Detto questo, comprendo benissimo le ragioni del gestore. Era sacrosanto tutelare l’incolumità dei dipendenti. Tutti, ma proprio tutti, sono stati aggrediti almeno una volta in maniera fisica o verbale”.

Nel testo della mozione, Corronca ricorda che “il quartiere Ca’ Nova è molto abitato e dispone solamente di due supermercati. E’ inoltre sprovvisto, a eccezione dei negozi presenti in via Cravasco, di attività che vendono generi alimentari”.

Secondo la consigliera, “Ekom era situata in un luogo strategico, tale da poter essere raggiunto facilmente dagli abitanti della zona, non solo con il proprio mezzo, ma anche con quelli pubblici. La locazione del supermercato rappresentava una comodità per le centinaia di persone che vivono nei caseggiati di via 2 Dicembre, via della Benedicta e strade limitrofe, soprattutto per i più anziani”. Di conseguenza, “il magazzino rappresentava non solo una realtà commerciale, ma anche un importante centro di aggregazione sociale per gli abitanti del quartiere”.

Ora, invece, “si è costretti a scomodi spostamenti per acquistare i generi alimentari nei supermercati di Voltri e di Pra’. E’ aumentato il traffico veicolare, è aumentato il disagio per gli anziani. Ma non è ammissibile che un quartiere densamente popolato come Ca’ Nova debba ritrovarsi senza un supermercato per una situazione causata da una ristretta cerchia di individui che mettono a rischio l’incolumità dei clienti e dei dipendenti”.

Corronca, attraverso la mozione, intende impegnare presidente di Municipio e giunta municipale “ad attivarsi con gli enti preposti e con il gruppo Gattiglia al fine di trovare al più presto una soluzione tale da poter rioffrire, con le dovute precauzioni sulla sicurezza, un servizio così prezioso per la comunità”.

Il pensiero è chiaro e pieno di buona volontà: “Il Municipio può fare un lavoro politico in un determinato senso, ma sono poi i cittadini a dover prendere coscienza del servizio e ad essere sensibilizzati”. Spesso, ci si accorge di quanto è preziosa una cosa, solo quando la si perde. Invece tutti insieme si può difenderla. E’ la storia di tante altre zone del Cep strappate al degrado, grazie all’orgoglio degli abitanti.

“Forse - puntualizza Corronca - aver messo i distributori automatici fuori dall’Ekom non è stata una bella idea. Io personalmente ritengo che i margini per una riapertura ci possano essere. La zona è appetibile a livello commerciale. A livello di sicurezza, invece, si può e si deve fare molto di più. Ma non bisogna lasciar vincere quei pochi che hanno creato questa situazione. Loro saranno già da un’altra parte, e intanto qui non c’è più nulla. E’ una cosa profondamente ingiusta. Spero che la mozione venga votata indipendentemente dal colore politico. Qui non c’è nessun colore, solo un fatto di buon senso”.

Alberto Bruzzone

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