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Politica | 04 ottobre 2018, 14:06

Sblocco degli avanzi delle amministrazioni locali, presidente Giuliano: "Resta il tema dei tagli alle Province"

Il sindaco di Vado: "Un'ottima notizia per alcuni ma non risolutiva per la maggior parte dei territori che attendono una riforma complessiva del sistema di autonomia finanziaria

Sblocco degli avanzi delle amministrazioni locali, presidente Giuliano: "Resta il tema dei tagli alle Province"

“Finalmente si interrompe lo ‘scippo’ degli avanzi dei comuni…”.

Queste le parole della presidente della Provincia di Savona e sindaco di Vado Ligure Monica Giuliano, che ha voluto commentare la circolare ministeriale che autorizza il via libera per comuni ed enti locali a spendere gli avanzi di amministrazione accumulati negli anni e bloccati dal Patto di Stabilità.

“Con la circolare n.25 del 3/10/2018 del Ministero dell’economia e delle finanze si mette fine ad un percorso penalizzante per i Comuni partito nel lontano 1999 da quando con il Patto di Stabilità di fatto le spese per investimenti sono state sottoposte a vincoli pesanti nonostante le disponibilità finanziarie degli enti locali” spiega la Presidente della Provincia e prima cittadina vadese.

“La circolare di ieri arriva dopo una lunga battaglia portata avanti dai Comuni e da ANCI e dopo due sentenze della Corte Costituzionale: l’avanzo di amministrazione potrà essere speso per opere di interesse pubblico e per investimenti in conto capitale, i soldi dei cittadini di fatto bloccati potranno essere quindi investiti sui territori comunali” continua.

Ma Monica Giuliano precisa: “Resta però il tema della spesa corrente e della mancata autonomia finanziaria dei Comuni: molte realtà locali non solo non hanno avanzo, ma non riescono a finanziare le spese di manutenzione ordinaria dei beni pubblici. Resta il tema dell’IMU delle categorie industriali che viene annualmente scippato ai territori: per Vado Ligure tale somma ammonta a tre milioni di euro che non restano a Vado ma vengono versate allo Stato annualmente, senza contare il tema dei tagli alle Province ormai insostenibili che si riversa su strade e scuole. Quindi un’ottima notizia per alcuni ma non risolutiva per la maggior parte dei territori che attendono una riforma complessiva del sistema di autonomia finanziaria”.

Redazione

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