"Siamo in piazza il 28 settembre per ribadire che sul nostro corpo decidiamo noi e non siamo disposte ad essere giudicate per le nostre scelte affettive, sessuali e riproduttive", si legge nel volantino distribuito oggi durante la mobilitazione in centro storico organizzata da Non Una di Meno.
Il movimento rivendica la piena applicazione della legge 194, il potenziamento dei consultori pubblici attualmente sottoposti a ridimensionamento, il blocco del Ddl Pillon sulle separazioni e l'annullamento del cosiddetto Registro Famiglie, recentemente istituito dal Comune di Genova. Per dar visibilità alla protesta una quindicina di attiviste ha deciso di citare il romanzo di Margaret Atwood "Il racconto dell'Ancella", indossando letteralmente i panni delle "Ancelle", grazie a dei costumi che ricalcano quasi perfettamente quelli usati nel telefilm tratto dal libro. Atwood descrive una società autoritaria con una rigida divisione di classe e di genere situata nel Nord America. In particolare, nel mondo distopico disegnato dalla scrittrice canadese, la stragrande delle donne sono private praticamente di ogni libertà in funzione del loro sfruttamento "industriale" al fine della procreazione, negando qualunque possibilità di autodeterminazione, anche affettiva e sessuale.
Le attiviste mascherate hanno sfilato nelle vie del centro storico a partire da piazza Matteotti, esponendo cartelli e generando una certa curiosità in turisti e passanti.
Diversi i cartelli esposti contro il Ddl Pillon come "+ pillola e - Pillon. #noddlPillon" e contro il ministro dell'Interno: "Salvini vacci piano con la famiglia tradizionale che sei già alla terza".