Fitto e vario il calendario di mostre e appuntamenti presentato per la stagione 2018/2019 di Palazzo Ducale, in un percorso che che spazia fra temi, linguaggi e personaggi diversi, lungo il duplice filo della cultura e della memoria. "Venite al Ducale, venite a vivere il Ducale perché questo è il posto dove si vive e ci si incontra e dove si costruiscono i ponti e si tirano giù i muri", ha detto il presidente Luca Bizzarri nel suo intervento inaugurale."Sarà una stagione molto particolare - ha aggiunto - perché è la città intera a vivere un momento molto delicato. Ma forse è proprio in un momento come questo che la cultura può essere un motore fondamentale, una speranza, una spinta verso un futuro migliore e con più consapevolezza".
Oltre agli appuntamenti fissi come il Book Pride, la Storia in Piazza e Città di mare, grandi mostre e appuntamenti come la kermesse dedicata a Paganini Rockstar, ma anche 'Da Monet a Bacon, capolavori della Johannesburg art Gallery' e la rassegna dedicata allo showman e giornalista Enzo Tortora. Centinaia gli incontri con personaggi del mondo della cultura, dell'economia e spettacolo. Palazzo Ducale poi ha la capacità anche di arricchire il territorio uscendo in trasferta con le sue iniziative per coinvolgere e approdare alla Wolfsoniana, nei Musei cittadini a partire da quelli di Strada Nuova e di Nervi, nei Palazzi dei Rolli, nei teatri genovesi riuscendo così a coinvolgere la maggior parte del tessuto culturale cittadino. "Ivano Fossati ha avuto la brillante idea di sovrapporre la vita di queste due icone della musica di tutti i tempi, questa è una delle iniziative su cui puntiamo di più - ha spiegato il presidente Bizzarri - Ci saranno in fondo alla mostra i pezzi della famosa chitarra di Monterey vicino al Cannone di Paganini".
Non poteva poi mancare una iniziativa dedicata alla memoria delle vittime e della tragedia del ponte Morandi; fra dicembre e gennaio 2019 è in programma la mostra "Quella volata sul ponte", che consisterà in un'installazione che comprenderà in sè tutte e 500 le testimonianze di genovesi di quel 14 agosto in cui il viadotto è collassato. "Ringrazio tutti coloro che hanno mandato le loro storie - ha commentato Bizzarri - Farne solo un libro mi sembrava poco: metteremo insieme fotografie d'epoca del luogo e dello vita che lo caratterizzava durante la costruzione con i racconti delle persone".
"Quattro mostre di produzione propria rappresentano uno sforzo organizzativo importante, che sicuramente i liguri e i turisti sapranno accogliere", ha commentato l'assessore regionale Ilaria Cavo:
"Si tratta di una stagione che rende Genova competitiva con le altre città nazionali e internazionali per quello che è l'offerta culturale", ha aggiunto l'assessore del Comune Barbara Grosso: