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Eventi | 26 settembre 2018, 11:18

Ad Albisola la personale di Massimo Trogu "Viaggi per un’archeologia delle forme"

L'inaugurazione è prevista per giovedi 27 settembre

Ad Albisola la personale di Massimo Trogu "Viaggi per un’archeologia delle forme"

Giovedì 27 settembre, presso lo Studio Ernan Design di Albisola Superiore, viene inaugurata la mostra personale di Massimo Trogu ‘Viaggi per un’archeologia delle forme’. L’esposizione conclude il Festival della maiolica 2018 ed è strettamente collegata al convegno su Ivos Pacetti, imprenditore ed artista futurista, organizzato dal Comune di Albisola Superiore mercoledì 26 settembre.

Massimo Trogu, già docente di Discipline pittoriche al Liceo artistico di Savona, insegna Tecniche della ceramica all’Accademia Ligustica di Belle arti di Genova. La mostra si sviluppa attraverso i locali della fabbrica Ernan che, in oltre 1500 mq. di superficie, racchiude un rilevante patrimonio di cultura materiale e di opere d’arte, derivati da oltre sessant’anni di attività, prima come Ceramiche minime Fratelli Pacetti e poi, dopo la morte dei due fondatori, Ivos e Renato Pacetti, come Studio Ernan Design, di Annamaria Pacetti ed Ernesto Canepa. Nel bellissimo Giardino - museo sono esposte opere in ceramica di fondamentale importanza. Infatti, da Lucio Fontana a Emilio Scanavino, Agenore Fabbri, Franco Garelli, Emanuele Luzzati, Eliseo Salino e tanti altri, la storia dell’arte ceramica di Albisola, dal 1954 ai giorni nostri, è documentata ampiamente con opere di altissimo valore, frutto della sensibilità dei fratelli Pacetti e dei loro eredi.

Con la collaborazione di Matteo Fochessati, storico e critico dell’arte e del design, nel gennaio 2018 Massimo Trogu ha iniziato a lavorare sul gigantesco patrimonio storico di stampi e modelli della fabbrica, volendo dare una nuova vita a tipologie di oggetti del tutto desueti e dimenticati. Le opere prodotte ed esposte, alcune veri e propri omaggi al genio di Ivos Pacetti, sono assemblaggi e composizioni che ripropongono, con forme insolite e rivestimenti ceramici particolari, solo una minima parte di quello che si può definire un vero e proprio giacimento, per gran parte ancora inesplorato.   

Inoltre, con cinque installazioni e un video, l’artista ha voluto rendere pubblici, per la durata della mostra, alcuni ambienti della fabbrica ormai quasi abbandonati o angoli poco sfruttati dell’azienda che, per le sue dimensioni e per la storia che rappresenta, merita, nell’immediato futuro, attenzione da parte degli enti territoriali, in primo luogo del Comune di Albisola Superiore.

Il libro edito da Adw in occasione della mostra, documenta queste azioni e racconta, anche in termini poetici e personali, l’attenzione e la passione con cui Massimo Trogu ha osservato, agito e vissuto nell’ambito ceramico e artistico in oltre quarant’anni di attività.

c.s.

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