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| 20 settembre 2018, 15:57

Il Consiglio nazionale Consumatori Utenti a Genova, la ricetta per uscire dall'emergenza

Numerose le proposte discusse oggi durante i lavori del Consiglio, a partire da un piano di intervento per la sicurezza stradale, da una ricostruzione rapida del viadotto e dai risarcimenti per tutti i cittadini e le imprese danneggiate anche indirettamente dalla tragedi del 14 agosto

Il Consiglio nazionale Consumatori Utenti a Genova, la ricetta per uscire dall'emergenza

Risarcimenti estesi a tutti coloro che hanno subito e subiscono danni per il crollo di ponte Morandi, urgente ricostruzione del ponte e piano straordinario di sicurezza autostradale, questi i punti principali al centro delle richieste che le associazioni dei consumatori italiane hanno presentato nella seduta straordinaria del Consiglio Nazionale Consumatori e Utenti (CNCU), alla presenza del presidente del CNCU viceministro allo Sviluppo Economico Dario Galli, dell’assessore Marco Benveduti in rappresentanza della Regione Liguria e dell’assessore Pietro Piciocchi per il Comune di Genova. I lavori dell'assemblea sono iniziati dopo un minuto di silenzio per ricordare il dramma del 14 agosto e le 49 vittime.

Il Consiglio si è svolto a Genova su proposta di Assoutenti, come ha spiegato il presidente nazionale dell'associazione Furio Truzzi:

Il commento all'iniziativa dell'assessore allo Sviluppo economico della Regione Liguria Benveduti:

Nel corso della seduta il Consiglio ha fatto inoltre proprie le richieste principali che vengono dal territorio genovese e ligure, dopo un attento lavoro di ascolto delle locali associazioni dei consumatori, dei Comitati e dei singoli cittadini che è avvenuto in queste ultime settimane e chiede di:

1) avere al più presto un’audizione della Società Concessionaria e dei competenti organi di vigilanza del MIT;

2) formalizzare un tavolo di confronto tra Istituzioni, Società Autostrade, rappresentanza danneggiati e Associazioni dei Consumatori per definire piano risarcimenti;

3) non solo sospendere ma procedere all'estinzione delle rate dei mutui pendenti sugli immobili dichiarati inagibili e attivazione di un tavolo con ABI, IVASS, ADR per intermediari esteri, per la verifica dell'operatività delle polizze assicurative sui mutui contratti e la conseguente estinzione dell'ipoteca pendente sull'immobile;

4) estinguere i finanziamenti e/o crediti al consumo contratti per l'acquisto di beni mobili danneggiati, abbandonati e/o distrutti a seguito del crollo. Aprire un tavolo con Assofin. Sospendere l'efficacia esecutiva e successiva cancellazione con storno ed emissione di nota di credito di tutte le fatture con periodo fatturazione successivo al 14 agosto;

5) garantire una procedura immediata per la portabilità delle utenze telefoniche dagli alloggi ieri danneggiati, oggi temporanei e domani definitivi garantendo che il numero di telefono dell'utente non venga dismesso;

6) prevedere che gli immobili oggetto di ordinanza di sgombro siano esentati dal pagamento dell'IMU con decorrenza 14 agosto;

7) risarcire i cittadini della zona rossa quantificando in tempi celeri, e comunque prima della demolizione del ponte, gli importi loro spettanti per ogni danno patrimoniale e non patrimoniale da essi subito secondo i criteri di legge e della giurisprudenza consolidata in materia;

8) prevedere una riammissione nei termini processuali per tutte le notifiche successive al 14 agosto indirizzate ai cittadini sfollati, fino al trasferimento della residenza del cittadino stesso;

9) prevedere un indennizzo per tutti gli abitanti della zona arancione che sono stati costretti lasciare le proprie abitazioni per i primi 5 giorni dell'emergenza;

10) prevedere i dovuti risarcimenti per i proprietari degli immobili della c.d. zona arancione sia per quanto riguarda i danni patrimoniali sia per quanto riguarda i danni non patrimoniali subiti e subendi dando agli stessi la possibilità di scegliere di lasciare le proprie abitazioni a fronte di congruo indennizzo;

11) creare una zona di parcheggi ZTL utilizzabili dagli abitanti della zona arancione fino alla ricostruzione del ponte e del quartiere.

12) stanziare risorse per indennizzare i cittadini colpiti nel proprio diritto alla mobilità, costretti a prolungare i loro spostamenti, a non poter utilizzare pienamente i propri mezzi privati o costretti all'acquisto di mezzi privati per poter far fronte alle sopraggiunte esigenze in tema di mobilità;

13) promuovere la mobilità pubblica con abbonamenti agevolati per intera area metropolitana (TPL e ferrovia) estendere quanto già previsto per i soli sfollati agli abitanti della zona arancione.

14) aumentare il numero di corse e di carrozze della metropolitana e aggiungere dei servizi bus notturni nella zona arancione;

15) rendere gratuito il parcheggio di interscambio in prossimità della fermata della metropolitana di dinegro per gli abitanti delle zone rosse e arancioni;

16) riqualificare tutta la zona arancione con interventi che prevedano la partecipazione attiva della cittadinanza vigilando sulle modalità di demolizione e ricostruzione del ponte ponendo particolare attenzione alla salute dei cittadini residenti nelle zone limitrofe;

17) creare presso il Comune di Genova un archivio documentale unico dei condomini che cesseranno di esistere in seguito ai lavori di demolizione e ricostruzione del ponte prevedendo la nomina di un curatore con potere di rappresentanza per il disbrigo delle pratiche;

18) prevedere l'estinzione delle procedure esecutive immobiliari su beni che verranno coinvolti nelle demolizioni introducendo obbligatoriamente il procedimento di sdebitamento del debitore.

RG

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