/ 

| 18 settembre 2018, 17:00

Autostrade: "Foto del ponte Morandi pubblicate da L'Espresso sono superate"

Dati fraintesi e immagini datate, questa la risposta di Autostrade per l'Italia all'articolo della rivista diretta da Marco Damilano che denunciava una situazione strutturale del ponte compromessa già da tempo

Autostrade: "Foto del ponte Morandi pubblicate da L'Espresso sono superate"

Autostrade per l'Italia è intervenuta in risposta al servizio recentemente pubblicato dalla rivista L'Espresso, intitolato “Ponte Morandi, le foto shock prima del crollo: travi rotte e cavi ridotti del 75 per cento".

"I dati fattuali pubblicati sul sito confermano che le strutture tecniche di Autostrade per l'Italia sono prontamente intervenute, a seguito delle ispezioni di Spea, per ripristinare la normale condizione delle travi, che la riduzione generale dei cavi degli stralli non aveva in alcun modo la rilevanza sostenuta nell'articolo e che la loro condizione non influiva in alcun modo sulla sicurezza dell'opera - commentano da Autostrade attraverso una nota stampa -In particolare, le ispezioni effettuate dai tecnici Spea nel maggio 2013 e il relativo rapporto non riguardavano in alcun modo gli stralli, ma si riferivano esclusivamente alle travi di impalcato tra le pile 4-5, 5-6 e 9-10. E a seguito del rapporto, le strutture tecniche di Autostrade per l'Italia si attivarono prontamente per correggere i difetti riscontrati attraverso una serie di interventi di manutenzione straordinaria, affidati all'impresa Soteco ed eseguiti tra il 2014 e il 2016".

Insomma, la situazione descritta dalla rivista diretta da Marco Damilano sarebbe in realtà diversa, i dati non sarebbero stati letti in maniera corretta e le immagine a suffragio dell'inchiesta sarebbero datate: "Le immagini e le informazioni riprese dal rapporto Spea 2013, quindi, descrivono una situazione superata - si legge nella nota di Autostrade - Citando inoltre le indagini diagnostiche effettuate da Spea sugli stralli delle pile 9 e 10 nel periodo 2015-2016, nell'articolo de L'Espresso si sostiene che sarebbe stata individuata una riduzione di sezione di un solo cavo pari al 75%. E' fondamentale chiarire che ogni strallo è composto da 52 cavi, formati a loro volta da 464 trefoli. L’ispezione effettuata da Spea sulla totalità dei cavi attraverso carotaggi (nel gennaio 2016) e prove riflettometriche (effettuate in più fasi nel periodo 2015-2017) aveva diagnosticato una riduzione media di sezione nell'ordine del 20%, che non pregiudicava in alcun modo la staticità dell'opera come confermato nella relazione tecnica del progetto medesimo. L'intervento di ripristino dei cavi analizzati era stato allegato al progetto di retrofitting, approvato dal ministero delle Infrastrutture e Trasporti nel giugno del 2018". 

RG

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium