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| 17 settembre 2018, 18:21

Barbara Grosso è il nuovo assessore alle Politiche culturali

L'assessore è stato presentato oggi alla città insieme al nuovo cultural services manager Maurizio Gregorini

Barbara Grosso è il nuovo assessore alle Politiche culturali

Rendere organica e alzare la qualità dell'offerta culturale genovese internazionalizzandola, ma senza dimenticare il genius loci, questa la sfida che Barbare Grosso, nuovo assessore alle politiche culturali del Comune di Genova, si come tratto distintivi del suo impegno per la città con la giunta Bucci.

"Migliorare l'offerta culturale di Genova per portarla ad essere competitiva con le altre città nazionali e internazionali, in alcuni casi cercando di renderla la migliore in assoluto, è questo l'obiettivo che mi sono prefissata - dichiara Barbara Grosso ai giornalisti nel giorno della sua presentazione ufficiale insieme al sindaco Bucci - Desidero una cultura più illuminata, trasversale e accessibile a tutti ma anche internazionale, perchè internazionalizzazione culturale significa internazionalizzazione commerciale e produttiva della città. Dobbiamo valorizzare tutto ciò che abbiamo a partire dai nostri punti di forza distribuiti nel cuore della città come nei quartieri e nelle vallate: è grazie alla valorizzazione della nostra realtà policentrica che è possibile creare unicità. Proiettare la cultura in un'ottica di futuro significa restituirle vita anche attraverso strumenti nuovi, azioni di marketing e comunicazione digitale utili a creare percorsi esperienziali e circuiti di condivisione virtuosi".

"Sono onoratissimo della chiamate del sindaco Bucci - ha aggiunto il nuovo cultural service manager del Comune Maurizio Gregorini - Insieme all'assessore Barbara Grosso abbiamo 'obiettivo di aumentare il livello dell'offerta  culturale della città e per questo ci impegneremo a fondo senza lesinare energie. Attueremo un piano di riorganizzazione per creare un sistema culturale organico ed efficiente  in grado di colmare le discrasie ed esaltando peculiarità e qualità del tessuto esistente. Punteremo anche a ridurre costi e sprechi, oltre che attrarre nuovi investimenti, per rendere remunerativo il sistema".

 

RG

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