Tullio Solenghi cita il celebre drammaturgo russo Antov Cechov, che nel "Gabbiano" fa dire ai suoi personaggi:
Medvedenko: Posso chiedervi, dottore, quale città straniera vi è piaciuta di più?
Dorn: Genova.
Trepliov: Perché Genova?
Dorn: Per le strade di Genova cammina una folla meravigliosa. Quando si esce, di sera, dall’albergo, tutta la strada è colma di gente. Poi te ne vai a zonzo, senza una meta, di qua e di là, a zig-zag, tra quella folla; vivi della sua vita, ti confondi a lei nell’anima; e cominci a credere che possa esistere una sola anima universale… Genova è la città più bella del mondo”.