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| 12 settembre 2018, 19:28

Putti: “Potenziare ancora il servizio Navebus”

Il consigliere di Chiamami Genova chiede d’investire sempre di più. Nei giorni scorsi il presidente del Municipio VII Ponente, Claudio Chiarotti, aveva proposto una seconda imbarcazione che potesse attraccare a Pra’

Putti: “Potenziare ancora il servizio Navebus”

La tragedia del Ponte Morandi ha fatto emergere in città, in tutta la sua dirompente forza, la questione dei collegamenti. In particolare di quelli tra ponente e centro. Oltre che tra Valpolcevera e centro. Non che prima del crollo del viadotto la situazione fosse rosea, anzi. Ma adesso il quadro è nettamente peggiorato. In certe ore del giorno, quelle di punta, si è completamente in tilt.

Il tema trasporto pubblico, servizi integrati, mobilità alternativa rispetto alla gomma si è quindi presentato in maniera inevitabile. Tra i punti su cui investire e assolutamente da potenziare, c’è il mare. Genova sarà carente dal punto di vista delle infrastrutture su terra, ma dispone di un’enorme ‘autostrada naturale’, rappresentata dall’acqua.

E’ qui, secondo molti, che vanno concentrati gli sforzi. In particolare sul servizio Navebus tra Porto Antico e Molo Archetti di Pegli. Esperimento partito negli anni scorsi e sempre salutato con un notevole successo.

Del tema si è tornati a parlare ieri, in consiglio comunale a Palazzo Tursi. Il consigliere Paolo Putti (che è stato tra quelli maggiormente nel mirino nell’imminenza del crollo del viadotto, per aver definito ‘favoletta’ il fatto che il ponte potesse collassare) ha interrogato l’assessore comunale ai Trasporti e vicesindaco Stefano Balleari proprio sulla Navebus.

Sono stati chiesti approfondimenti sull’eventualità di un biglietto riservato ai soli residenti (con costi naturalmente agevolati) e si è invitato il membro della giunta Bucci a fare le sue considerazioni su possibili ampliamenti del servizio. Un provvedimento già preso, rispetto alle normali ‘corse’ del passato, ma forse è il caso d’investire ancora e di collegare non solo Pegli ma anche Pra’, con il centro di Genova. Alla foce del Rio San Pietro infatti, come ricordava nelle scorse settimane il presidente del Municipio VII Ponente Claudio Chiarotti, c’è un molo già omologato e pronto per gli attracchi.

All’interrogazione ex articolo 54 di Putti (lista civica Chiamami Genova), Balleari ha replicato così: “Il tema che solleva è rilevante e, come sa, il servizio della Nave Bus è aumentato del 75%. Il biglietto viene venduto direttamente a bordo perché bisogna verificare se si tratta di un passeggero residente che ha diritto a un biglietto scontato. Questo titolo di viaggio, come sa, va obliterato due volte. Per completezza dell’informazione, aggiungo che sarà funzionante il parcheggio di Pra’, con cento posti auto in più”.

Quest’ultima novità è in campo da oggi. “Il park d’interscambio presso la stazione ferroviaria di Pra’ ha aumentato la sua capienza di oltre cento stalli, passando a un totale di più di 450. Nell’area sono state create anche zone sosta per gli autobus di Amt e di Trenitalia. A seguito del crollo del Ponte Morandi, infatti, Trenitalia ha provveduto a potenziare le frequenze del servizio ferroviario istituendo delle corse aggiuntive tra il ponente cittadino e il centro città. Per poter usufruire di tale servizio aggiuntivo, il Comune di Genova ha provveduto a realizzare ulteriori stalli che incrementano così l’offerta di sosta già presente in zona.

“Abbiamo lavorato per anticipare i tempi di realizzazione di questi nuovi posti auto poiché consideriamo le aree di interscambio una scelta vincente per decongestionare il traffico - sottolinea l’assessore Balleari - L’utilizzo del treno è cruciale per liberare le strade del ponente cittadino e favorire una mobilità più fluida nelle ore di punta. Il Comune sta monitorando costantemente la situazione e l’impegno è massimo sia da parte dei nostri tecnici che degli agenti della Polizia municipale”.

Tutto va nella direzione di una mobilità intelligente. Un percorso virtuoso. Peccato che sia partito conseguentemente a un’immane sciagura. Restano, inoltre, sempre valide le proposte del presidente Chiarotti, in tema di trasporti urbani. “Questa è una situazione eccezionale - afferma il presidente del VII Ponente - e che, purtroppo, è destinata a durare non poco. Così ho inviato a Balleari una serie di indicazioni, dando il quadro nella visuale del Ponente. Anzitutto, ho chiesto di potenziare le linee di bus collinari, in modo che le persone residenti sulle alture non usino i veicoli privati per scendere a mare, ma si affidino al servizio pubblico”.

La seconda proposta riguarda invece il trasporto ferroviario: “L’altra grande criticità è rappresentata dai veicoli provenienti da Arenzano e Cogoleto, che si fermano a Voltri e a Pra’ per salire sul treno. Anche queste auto sovraccaricano la circolazione e, dopo una certa ora, si fa fatica a trovare dei parcheggi. Sarebbe buona cosa se i treni effettuassero fermate anche a Vesima. Lì c’è un parcheggione praticamente inutilizzato, a parte nei mesi estivi. Le persone in arrivo dalla Riviera di Ponente potrebbero usare questa zona come interscambio, salire e scendere a Vesima ed evitare di venire a ‘imbottigliarsi’ a Pra’ e a Voltri”.

La terza idea, infine, è legata al mare: “Abbiamo - dice Chiarotti - una sorta di ‘autostrada’ naturale, che è stata sinora poco sfruttata. Benissimo aumentare le corse della Navebus tra il Porto Antico e Pegli. Io chiedo se esiste la possibilità di inserire un secondo vettore, che possa collegare Genova e Pra’. Attenzione: non fermate in più della Navebus. Quella deve continuare a funzionare così com’è adesso. Io intendo proprio un secondo battello. Si tratta di trovare dei fondi e anche un vettore, forse potrebbe concorrere un privato. Almeno in questo periodo di emergenza”. 

Alberto Bruzzone

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