- 12 settembre 2018, 16:32

Il Siap: "Militari a vigilare sulla zona rossa vuole dire più sicurezza in città"

Il segretario genovese del Siap Traverso esprime soddisfazione per l'impiego di personale dell'esercito nella sorveglianza della zona del ponte Morandi; l'iniziativa permetterà l'impegno di più agenti per le strade di Genova

"Cogliamo con soddisfazione la notizia che militari dell’Esercito Italiano andranno a sostituire i poliziotti della Questura di Genova che in questo momento stanno ancora garantendo dei servizi di presidio fisso di vigilanza anti sciacallaggio preso la “zona rossa” interessata al crollo del ponte Morandi", questo il commento del segretario del Siap Genova, Roberto Traverso, affidato ad un comunicato stampa.

"Si tratta di un’operazione che potrà essere effettuata grazie ad una congrua copertura finanziaria stanziata a favore della Protezione Civile per supportare tale esigenza - aggiunge Traverso - Ricordiamo che il nostro sindacato, già il 15 agosto,  ha chiesto ha chiesto al prefetto di rafforzare gli organici Polstato, proprio al fine di gestire le criticità dovute al drammatico crollo". Contestualmente il Siap ha stigmatizzato l’utilizzo improprio dei poliziotti in servizi di vigilanza fissa.

"Di fronte alla grave carenza di personale della Polizia di Stato, la città non può certo permettersi di rinunciare alle pattuglie delle volanti sul territorio in un momento così delicato per la sicurezza - conclude il segretario del Siap - In questi giorni a Genova siamo di fronte ad un una situazione operativa insostenibile visto che la presenza delle volanti della Questura  e Commissariati sul territorio è stata più che dimezzata rispetto ai giorni precedenti al disastro.L’impiego dei militari intorno alla “zona rossa” rientra tra i veri compiti istituzionali dell’Esercito Italiano (spesso utilizzati impropriamente al fianco delle forze dell’ordine) ed è necessario che venga attuato a decorrere già dalla prossima settimana senza attendere la data indicativa del primo ottobre".

RG