Si è svolta ieri pomeriggio nella Sala Conferenze di Palazzo Borello della Camera di Commercio di Asti la cerimonia di premiazione della dodicesima edizione “Premio speciale cultura” dell’Associazione nazionale sociologi, con il conferimento del “Premio Speciale Cultura” ideato da Antonio Polifrone del Lis, Laboratorio internazionale dell’Associazione sociologi, a Livio Musso, regista e sceneggiatore, autore e scrittore della società astese di un tempo con il libro Trin Trun Tran – Persone, Cose, Ricordi della Asti andata.
È stata una piacevole chiacchierata ad ampio raggio sulla cultura e su Asti, moderata da Efrem Bovo, Presidente Giornalisti Europei Piemonte.
Il Presidente Erminio Renato Goria ha sottolineato l’importanza che una iniziativa culturale come quella dell’Associazione nazionale Sociologi sia riconosciuta e quindi inserita all’interno del programma della Douja: “la cultura astese si va diffondendo e tra gli obiettivi della Camera devono esserci anche la diffusione di iniziative importanti per la valorizzazione delle radici del nostro territorio, perché le nostre radici e la nostra cultura sono vettori importanti di crescita anche economica”.
Scopo dell’evento letterario è creare un circuito di scambio tra autori, libri e lettori al fine di far emergere l’importanza del linguaggio scritto e della comunicazione attraverso la scrittura patrimonio dell’umanità in un’epoca dominata dall’immagine.
Pietro Zocconali, Presidente nazionale ANS, ha sottolineato come il nostro Paese, da nord a sud, possa davvero essere definito come un microcosmo di storie, varietà e umanità. “Per fortuna in giro per l’Italia di autori come Livio Musso ce ne sono tantissimi: sono quelle persone che parlano bene del loro paese, della loro città, di cui abbiamo tanto bisogno. I figuranti che abbiamo avuto il piacere di osservare emozionati domenica al Festival delle Sagre erano così: persone appassionate del proprio territorio”. Sullo stesso tema è tornato anche Antonio Polifrone, Segretario nazionale dell’Associazione Nazionale Sociologi, che ha aggiunto “il trasporto emotivo del pubblico e degli attori era palpabile. Il libro premiato quest’anno è uno spaccato territoriale e sociale di grande valore. Quella della Douja è una manifestazione di grande qualità – ha aggiunto infine - che ha ancora tantissime potenzialità di sviluppo su una platea nazionale”.
Francesco Albano, Presidente ANS Piemonte, che ha sottolineato come sia piacevole venire ad Asti “città dagli scorci sognanti e al tempo stesso aperta alle grandi novità come le iniziative della Camera di Commercio testimoniano”.
Tra le note di colore nei luoghi identificati come distintivi dell’astigianità nel suo intervento Livio Musso ha raccontato: “ci si incontrava all’angolo tra il bar Cocchi e l’edicola e si commentavano i fatti e gli avvenimenti della città”. Un po’ come i social ma con una fisicità, suoni e colori di cui oggi forse si sente un po’ la mancanza.
Gli appuntamenti di approfondimento della Douja proseguono questa mattina con la presentazione de “Il Grande libro dei vermouth di Torino” a cura di Giusy Mainardi e Pierstefano Berta, alle 11.30. Nel pomeriggio invece appuntamento alle 16.30 con il Convegno “Enoturismo: vino, paesaggio e cultura. Lo sviluppo competitivo e sostenibile del turismo di qualità” con la Premiazione delle strutture turistiche del marchio di qualità “Ospitalità italiana”. Entrambi gli eventi avranno luogo a Palazzo Borello, sede della Camera di Commercio.