Ancora una volta scendono in piazza a Roma davanti a Montecitorio le maestre diplomate magistrali, da mesi preoccupate per il proprio posto di lavoro, a serio rischio se non verranno riaperte le graduatorie ad esaurimento (GAE).
Lo scorso maggio vi avevamo raccontato la storia delle maestre savonesi Lidia Tessitore, Nylde Brocca e Monica Gavarone (leggi QUI) che come molti altri colleghi protestano contro la sentenza del Consiglio di Stato del 20 dicembre scorso che porterà all’uscita dalle graduatorie e di conseguenza al licenziamento, di circa 6mila maestre e maestri già assunti nei ruoli e di 45mila supplenti a cui il 30 giugno è scaduto il contratto.
L'emendamento del partito Liberi e Uguali al Senato nel corso dell'esame del cosiddetto "decreto milleproroghe" con cui si prevedeva la riapertura delle Gae (graduatorie ad esaurimento) aveva lasciato un importante ottimismo nelle maestre ma il dietrofront di Mario Pittoni, presidente della Commissione Cultura che ha ritenuto il voto "un errore, una incomprensione" ha portato alla protesta di quest'oggi.
In piazza oltre alle maestre Lidia, Nylde e Monica sono presenti anche Sara Turboni, Mauro Vittorini e Silvia Fazzolari e altre insegnanti provenienti da tutta la Liguria.