- 11 settembre 2018, 17:56

In piazza con pentole e coperchi contro il registro delle famiglie (sposate) del Comune

Protesta rumorosa oggi sotto palazzo Tursi: associazioni e collettivi si sono dati appuntamento davanti al Comune per denunciare un'operazione, quella del registro famiglie, giudicata strumento di propaganda e discriminazione (VIDEO e FOTO)

Ha letteralmente fatto molto rumore la manifestazione indetta oggi da Non una di Meno, Rete di Donne per la Politica e Coordinamento Liguria Rainbow: attivisti e cittadini si sono ritrovati sotto palazzo Tursi muniti di pentole, coperchi , mestoli e quant'altro servisse per produrre più rumore possibile. In piazza anche rappresentanti dei partiti della sinistra, dei sindacati di base e dell'Arcigay.

"Il Comune di Genova - si legge in un volantino distribuito dai manifestanti - istituisce un registro delle famiglie, e dichiara senza il minimo ritegno che lo scopo di questo atto è 'assicurare alle formazioni sociali fondate sul matrimonio adeguata tutela ed incentivazione nel godimento dei benefici e nella fruizione dei servizi erogati dalla civica amministrazione'. La giunta sogna un modello unico di famiglia, e noi siamo qui, casseruole alla mano per dare loro una sveglia".

L'iniziativa nasce dal fatto che il Comune ha avviato l'istituzione di un "registro delle famiglie", che dovrebbe garantire agli iscritti agevolazioni e incentivi alla fruizione di servizi vari: il requisito per essere ammessi nella lista sarebbe però quello di essere sposati e con figli, aspetto del provvedimento che ha sollevato molte polemiche. Tuttavia la critica della piazza a Bucci e alla sua squadra è anche un'altra, quella di identificare la famiglia come soggetto meritevole di sostegno da parte dell'amministrazione, quando invece ci sarebbe maggiore bisogno di strumenti di welfare universalistici, che non leghino alla permanenza all'interno di un nucleo familiare l'assistenza da parte dello stato.

CR