Politica - 10 settembre 2018, 10:07

Albenga 2019, si accende il clima politico: al via le prime "vere" valutazioni

I due schieramenti (centrodestra e centrosinistra) scaldano i motori senza scoprire le proprie carte

 

L’estate piano piano sta volgendo al termine, il 2019 si fa sempre più vicino e con esso le elezioni.

Il clima politico ad Albenga si è già acceso notevolmente e gli animi fervono sia nell’area di centrodestra che in quella di centrosinistra che sembrano pronti a fare le prime vere valutazioni, senza volersi al contempo scoprire troppo prima delle mosse della "controparte".

Il centrodestra vede in prima linea Eraldo Ciangherotti decisamente proiettato ad amministrare la Città delle Torri. Del resto Ciangherotti nel corso degli anni è cresciuto diventando il punto di riferimento di Forza Italia ad Albenga.

Ecco dunque che dopo avere seguito la “scuola di Rosy Guarnieri” ed aver passato gli ultimi 5 anni in opposizione la poltrona di sindaco potrebbe essere quella alla quale ambire, magari e soprattutto se si riuscissero a ricompattare un po’ di “schieramenti”.

Non è un mistero che negli ultimi periodi e dopo la candidatura di Ceriale Diego Distilo ex assessore ad Albenga sia ritornato a far sentire la sua voce. Massimiliano Nucera, poi, attuale consigliere di minoranza, è recentemente uscito dal Gruppo Misto per tornare a Civica Ingauna, mossa che è stata percepita come la volontà di volersi “smarcare” in vista del 2019 (LEGGI ARTICOLO).

L’obiettivo? Ancora non è chiaro se potrebbe essere quello di creare una lista civica che corre da sola o magari in appoggio ad un candidato unico. Certo è che sia Distilo che Nucera sono candidati che potrebbero portare con se un bel bacino di voti che in un contesto politico come quello attuale potrebbero essere particolarmente importanti se non decisivi.

Nell’area di centrodestra sempre più insistente, poi, il nome di Gerolamo Calleri. Proprio lui potrebbe essere il candidato della Lega e ad Albenga oltre ai voti di partito potrebbe raccogliere i consensi degli agricoltori.

Già ad inizio estate si era iniziato a fare il suo nome e lui, a domanda aveva risposto di non aver ancora preso una decisione, ma non aveva neppure nascosto che dopo aver rinunciato ad essere presidente di coldiretti (Ricordiamo che Calleri ne è stato presidente regionale) sarebbe stato certamente più libero per valutare altri impegni.

Mistero poi su altri nomi, tra tutti quello di Roberto Schneck che qualcuno sembrava voler tirare fuori, ma che per ora non sembra, in realtà, ancora uscito.

Nel centrosinistra, poi, la situazione non sembra essere più chiara.

Il sindaco uscente Giorgio Cangiano non sembra volersi ricandidare, anche se molti stanno cercando  di convincerlo.

Senza lui lo sguardo si rivolge verso il vicesindaco Riccardo Tomatis. L’impegno politico, del resto, sembra non essergli dispiaciuto e potrebbe rappresentare la continuità con la precedente amministrazione.

Per quel che riguarda l’Assessore Alberto Passino, il suo nome per un certo periodo sembrava essere tra i “papabili” esattamente come quello di Tomatis, ma attualmente sembra un pò meno presente.

A comparire di nuovo, invece il nome del sindaco di Cisano sul Neva Massimo Niero che nel suo comune ha fatto un grande lavoro e si è dato molto da fare anche nelle schiere del PD (sebbene molti ritengono che questo partito abbia perso diversi colpi, ultimo dei quali, forse, quello della presidenza della Provincia di Savona. Se in un primo momento, infatti, molti sindaci del PD avevano dichiarato di voler appoggiare Marco Melgrati sia per le sue capacità, sia per accentuare la frattura in casa Forza Italia).

Niero però potrebbe ambire ad altri incarichi e potrebbe decidere di candidarsi a sindaco, ma ancora nel suo comune senza tentare la “conquista” di Albenga dove i “foresti” non sono mai stati visti di buon occhio.

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Mara Cacace