- 07 settembre 2018, 22:28

Voltri, tubo rotto in via Guala: delegazione allagata

Disagi a causa di un foro sbagliato nei cantieri per l’installazione della fibra ottica. L’erogazione idrica sospesa per tutta la mattinata. Nel pomeriggio, i tecnici di Iren hanno risolto. Chiarotti: “Può capitare quando si lavora. Il vero problema è ottenere bitumazioni ben fatte”

Sarà anche un bel progresso dal punto di vista tecnologico, ma avere Internet veloce può costare danni e disagi. Ne sanno qualcosa un po’ in tutte le delegazioni genovesi, dove l’installazione dei cavi per la fibra ottica (attualmente il sistema di trasmissione dati più rapido) ha fatto sì che aprissero chilometri e chilometri di cantieri, da levante a ponente, passando per le valli.

Aprissero, per l’appunto. Perché rompere è semplice. Riparare un po’ meno. Ripristinare l’esistente ancora meno. Le ditte che si occupano dell’installazione delle nuove tecnologie a Genova sono la ‘croce’ per l’amministrazione comunale: un po’ dappertutto sollevano l’asfalto e poi pongono in opera bitumazioni al limite del ‘tappullo’.

Ma il peggio è successo a Voltri l’altra sera. In via Guala, strada parallela all’Aurelia che passa all’interno della delegazione, durante i lavori per l’installazione della fibra ottica è stato bucato un grosso tubo per l’erogazione idrica. Risultato: tonnellate di litri d’acqua riservati in strada, via Camozzini chiusa in un senso di marcia e Iren costretta a intervenire d’urgenza.

Oggi l’erogazione dell’acqua è stata sospesa, oltre che in via Guala, anche in via Cialdini, via Cerusa, un tratto di via delle Fabbriche, via Viacava e salita Biagi. I tecnici di Iren hanno lavorato per tutta la mattina per riparare il guasto e ripristinare la regolarità del servizio.

L’assessore municipale ai Lavori Pubblici Matteo Frulio è parecchio contrariato: “Eccolo qui, l'ennesimo problema causato dagli scavi per la fibra ottica. Una tubazione d'acqua spaccata in via Guala con una portata pazzesca che si sta riversando in strada. Sul posto i Vigili del Fuoco e Iren per riparare il danno. Siccome in questi giorni non abbiamo abbastanza problemi, nell'ultima settimana ci sono stati disagi enormi in via Chiaramone anche di giorno, chiuso a tratti l'unico parcheggio di interscambio che abbiamo a Voltri nonostante l'emergenza viabilità post Ponte Morandi, senza avvertire il Municipio dell'inizio dei lavori, e adesso questo. Non ne possiamo più della sufficienza con cui viene trattato il nostro territorio”.

Moltissime le proteste anche da parte dei cittadini: “Per avere Internet più veloce dobbiamo rimanere senz’acqua”, è stato il mugugno più frequente. I disagi sono stati parecchi, in effetti. Molto più di una bitumazione malfatta.

Nel pomeriggio, la situazione è tornata gradualmente alla normalità. “Le bocchette ripulite la scorsa settimana - osserva Frulio - hanno assorbito buona parte dell'acqua limitando l'afflusso sull'Aurelia”.

Il presidente del Municipio VII Ponente, Claudio Chiarotti, si è tenuto in costante aggiornamento. “Tutto è stato ripristinato in tempi ragionevoli, rispetto all’entità del danno - afferma - Questa volta il tubo era veramente di grossa portata. Capisco le proteste dei cittadini, ma devo anche dire che queste cose possono capitare. Non è facile scavare a Genova. Non ci sono mappature precise del sottosuolo. Noi diciamo di fare attenzione, ma quando si lavora può capitare di prendere un tubo. Stavolta era più grande rispetto agli altri, così sono stati grandi anche i disagi”.

Il vero problema però, secondo Chiarotti, è un altro: “La battaglia è sul ripristino dell’asfalto dopo che vengono aperti e tracciati i canali per posare la fibra. Le bitumazioni provvisorie devono essere migliorate. Su questo continuiamo a essere sempre attenti e a segnalare eventuali problemi. Quanto al parcheggio d’interscambio, abbiamo fatto presente che adesso ci serve più che mai, con la situazione che si è venuta a creare a seguito del crollo del Ponte Morandi. Noi siamo molto disponibili e devo dire che, rispetto al passato, lo è anche la ditta capofila che si occupa di installare la fibra ottica”. E che, spesso, non è quella che si occupa direttamente dei lavori, i quali vengono invece affidati in subappalto. Da qui nasce la maggior parte dei problemi.

“Il peggio - conclude Chiarotti - lo abbiamo vissuto la scorsa estate. Ma adesso i tavoli di confronti sono frequenti. Le bitumazioni definitive vengono fatte con attenzione. Un po’ meno quelle provvisorie. Ma noi come Municipio abbiamo un rapporto costante e continuiamo a far segnalazioni puntuali, anche grazie alla collaborazione di tutti i cittadini”.

Internet veloce? Val bene qualche buco. Magari non una voragine. Magari, in mezzo a tanti operai, servirebbe pure qualche ‘chirurgo’. 

Alberto Bruzzone