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| 06 settembre 2018, 14:35

Vigili del fuoco Usb: "Età media del personale e carenza di organico su Genova"

Diverse le richieste dei pompieri alle istituzioni: un nuovo presidio nel levante cittadino, assunzione di personale per sopperire alla carenza di organico e abbassare dell'età media (FOTO e VIDEO)

Vigili del fuoco Usb: "Età media del personale e carenza di organico su Genova"

L'età media della squadra di vigili del fuoco intervenuti per primi a prestare soccorso alle vittime del crollo del ponte Morandi era di 52 anni; a riferirlo è proprio il comandante di quella squadra di professionisti, durante la conferenza stampa indetta da Usb per denunciare le croniche mancanze di uomini e mezzi a cui, quotidianamente, la volontà e l'esperienza dei pompieri in servizio sopperiscono senza sacrificare la qualità degli interventi.

Per i sindacalisti Usb e i loro iscritti la tragedia che ha colpito Genova il 14 agosto è "emblematica della fragilità delle nostre infrastrutture e del territorio", come spiega il coordinatore nazionale del sindacato Costantino Saporito:

Due le cose più importanti secondo il dirigente sindacale, da una parte assumere personale, e dall'altra cominciare a rivoluzionare il settore della prevenzione dei rischi, con una nuova stagione di studio del territorio, che comprenda anche la riorganizzazione veramente sinergica di tutti gli apparati e gli enti coinvolti nella gestione delle emergenze: "Ci hanno chiamati eroi - commenta Saporito - ma se abbiamo bisogno di eroi significa che abbiamo fallito come impianto di sicurezza e prevenzione".

Se la carenza di organico è un tema certamente di portata nazionale Genova non farebbe eccezione, con una particolare criticità rispetto all'invecchiamento medio del personale, che secondo Davide Palina, coordinatore ligure dei vigili del fuoco Usb, rischia di mettere in pericolo la sicurezza degli operatori, e a volte anche limitarne l'efficacia operativa:

Durante la conferenza stampa diversi rappresentanti sindacali hanno evidenziato come in Italia, e la Liguria non fa certo eccezione, ci sia un rapporto fra vigili del fuoco e abitanti circa 9 volte inferiore a quello della media europea; inoltre in questa situazione al corpo è stato recentemente dato anche il compito di combattere gli incendi boschivi, senza una dotazione aggiuntiva di mezzi o uomini. Altre criticità riguardano la messa in discussione del servizio di elisoccorso, giudicato vitale per il sistema sociosanitario ligure, problemi strutturali in alcuni edifici che ospitano distaccamenti, e non da ultimo il rischio amianto in relazione al crollo dl Morandi. Secondo il coordinatore ligure di Usb il rischio della diffusione di polveri contaminate non può essere escluso, e sarebbe necessario un monitoraggio costante a tutela di professionisti e cittadini.

CR

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