E' rimbalzata sulle pagine dei maggiori giornali nazionali la notizia che la guardia di finanza ha indicato alla procura di Genova 13 soggetti che potrebbero avere avuto responsabilità per il crollo del ponte Morandi del 14 agosto.
Si tratterebbe di tecnici e professionisti che hanno avuto a che fare con il progetto di ristrutturazione del viadotto a partire dal 2015; stando a quanto trapelato fino ad ora tuttavia i nomi nel mirino della magistratura potrebbero presto diventare almeno 25, visto che i giudici hanno facoltà di indagare su possibili responsabilità per il crollo antecedenti al periodo temporale attualmente preso in esame
Nel frattempo sulla scrivania dei pubblici ministeri impegnati sul caso sono arrivate le relazioni dei periti sulle probabili cause del crollo, indicando un "cedimento strutturale all'antenna del pilone 9", punto della struttura in cui i tiranti si congiungono all'estremità del sostegno, come causa del collasso del viadotto. Infine i magistrati, impegnati in un approfondito esame della documentazione ministeriale hanno riscontrato come in almeno un'occasione il Ministero dei Trasporti avesse rilevato attraverso i suoi dirigenti come i lavori di ristrutturazione in atto sul ponte Morandi andassero decisamente a rilento.