Loano diventa portavoce del "Mondo Curvy"

Julieta Harrow, classe 1996, residente a Torino, vince il titolo di Miss Curvy Angel alla prima edizione del concorso ideato e organizzato da Italia Furlan e Silvia Massaferro di Ideando, sul lungomare di Loano. La bella vincitrice si aggiudica un weekend presso la struttura relax & beauty “Il Casale” di Tovo San Giacomo, una montatura per occhiali “Buena vista”, un profumo personalizzato e un servizio fotografico realizzato da Carlo Lovisolo. Questo noto artista finalese dell’obiettivo, fotografo ufficiale della manifestazione, saprà certamente esaltare al massimo le doti di bellezza e fascino della avvenente Julieta.

Seconda classificata è Nadia Poggio, del 1991, di Carbonara Scrivia. Per lei la fascia di “Miss BD Agency”, con l’augurio che questo titolo possa essere soltanto il primo passo verso una sfavillante carriera nel modo della moda.

Questo è stato il verdetto decretato da una giuria composta (in ordine alfabetico) da: Debora Carelli, autrice e regista dello spettacolo teatrale “Vita da Curvy”, Edoardo Cossetta, psichiatra di Calice Ligure, Edoardo Firpo, poeta, Gianluca Grosso, imprenditore di Loano, titolare dell'ufficio loanese del gruppo immobiliare Fondocasa, Marion Guglielmetti, giornalista del quotidiano “Il Giorno”, Debora Leone di BD Agency di Torino, modella, attrice e presentatrice, Sophie Lamour, attrice, performer, regina del burlesque ma anche persona impegnata nel sociale e nel rispetto dell’ambiente, Maryanna Lo Preiato, fondatrice e presidente dell’associazione “Curvy Pride” di Bologna, Antonino Salemi Garigliano, stilista di moda, Alberto Sgarlato, giornalista di Savonanews, e Monica Sotirova, atleta che ha conquistato numerosi riconoscimenti mondiali nel campo del fitness e del bodybuilding e istruttrice di queste discipline.  Una giuria così, come si evince dalle qualifiche, ha saputo valutare le 15 meravigliose “girls” in gara sotto tutti i punti di vista: dal fascino alle capacità comunicazionali, dal mondo della moda a quello dello sport e molto altro.

Madrina della serata è colei che in Italia più di chiunque altro ha sdoganato l’universo curvy: blogger, influencer, modella, presentatrice televisiva (la ricordiamo soprattutto per “Il bello delle curve” su La7d), promotrice dell’hashtag #curvyisnotacrime. Stiamo naturalmente parlando di Laura Brioschi, che non solo tiene il palco con doti innate di simpatia e disinvoltura, sempre con la battuta pronta e con la constatazione brillante, ma nell’intervistare le ragazze ha saputo puntualizzare aspetti fondamentali del loro “vissuto”, ricordando quanto sia importante vivere sentendoci tutti a proprio agio con noi stessi.

Laura è stata affiancata nella conduzione della serata dai vari interventi sul palco di Silvia Massaferro e di Italia Furlan, ideatrici della rassegna. A tal proposito ricorda Italia: “Puntiamo a trovare una ragazza guerriera, portavoce di una nuova idea di bellezza. Certi modelli irraggiungibili imposti ingiustamente dal mondo della tv e della moda non giovano all’autostima e possono essere addirittura portare a comportamenti alimentari sbagliati”.

Le ragazze hanno sfilato cambiandosi più volte, con abbigliamento e accessori di Liquirizia (Finalborgo), Ottica Buena Vista, Blanca, Alberto & Ornella, Color Collection by Arti.Ficio di Italia Furlan. E mentre i giurati effettuavano lo scrutinio dei voti il poeta Edoardo Firpo, egli stesso in giuria, ha declamato (a memoria, senza leggere) una sua poesia, dal titolo “Brama”, dai contenuti intensi e toccanti.

Le ragazze, quasi tutte alla loro prima esperienza di palco e di passerella, hanno sfoggiato sicurezza, simpatia, spigliatezza e quel pizzico di “faccia tosta” indispensabile non solo nell’arte ma nella vita di tutti i giorni. Per questo ci sembra doveroso ricordarle tutte, anche perché meritano davvero di essere considerate pariteticamente “vincitrici ad honorem”. Loro sono: Erika Marzia Arnone (Loano, 1996), Sofia Basso Ricci (Crema, 1998), Beatrice Cacciani (Finale Ligure, 1989), Asya Calvino (Savona, 1997), Sara Cannavino (Genova, 1992), Eleonora De Lauri (Follonica, 1994), Federica De Rosa (Napoli, 1990), Maria Roberta Gardenghi (Finale Ligure, 1984), Alessia Giannatempo (Orbassano, 1995), Marika Machina (Cassina de’ Pecchi, 2000), Sonia Sperduti (Roma) e Consuelo Viola (Calice Ligure, 1989).

Commenta entusiasta Maryanna Lo Preiato, fondatrice di “Curvy Pride”: “Grazie alle organizzatrici, perché hanno saputo realizzare un evento nel quale le ragazze in gara sono state sempre valorizzate per le loro reali doti di bellezza e sex appeal, senza volgarità e senza ridicolizzarle. E complimenti alla location: la Liguria è bellissima!”

Cogliamo l’occasione per ricordare che Curvy Pride, nata nel 2013 come singolo evento di “protesta morbida” con un flash mob in piazza Maggiore a Bologna, oggi è una importante Associazione di promozione sociale, che porta avanti un importante messaggio: non deve essere un corpo ‘presunto perfetto’, secondo canoni arbitrari imposti dall’altro, che deve garantire delle chances nella vita: le nostre vere doti le troviamo dentro di noi. I prossimi appuntamenti saranno il 5 e 6 settembre a Bologna, per un grande salone organizzato da Confindustria, ed il 21 settembre quando tornerà l’appuntamento “Pizza e Curvy”, un simpatico “network” che collega molteplici incontri nelle pizzerie di tantissime città d’Italia (quest’anno anche in provincia di Savona).

Anche Sophie Lamour, sottolinea: “Nei miei spettacoli mi sono sempre rifatta a modelli vintage, come le pin up degli anni ’50 e puntando a un riferimento come Sophia Loren. Ma voglio ricordare a tutte le ragazze in gara che è giunto il momento di giudicare le donne per il talento, non per la taglia. E che un canone di bellezza assoluto non esiste e non può esistere, le  mille evoluzioni che ha avuto l’arte nei secoli ce lo insegna”.